IL CASO

Travagliato, la scuola perde i pezzi. Pioggia di calcinacci dal soffitto

di Simona Duci
L’insegnante si è accorta del pericolo e ha sgomberato gli spazi dell'ex asilo di via Mulini, mettendo gli alunni delle elementari al sicuro. L'anno scolastico verrà chiuso all'oratorio in attesa del nuovo polo. Ma è polemica
I calcinacci caduti in un’aula dell’ex asilo che ospitava temporaneamente gli alunni  delle scuole elementari
I calcinacci caduti in un’aula dell’ex asilo che ospitava temporaneamente gli alunni delle scuole elementari
I calcinacci caduti in un’aula dell’ex asilo che ospitava temporaneamente gli alunni  delle scuole elementari
I calcinacci caduti in un’aula dell’ex asilo che ospitava temporaneamente gli alunni delle scuole elementari

L’improvviso distacco di calcinacci da una porzione di soffitto lunga cinquanta centimetri, causato dallo sfondamento di una pignatta in una delle aule dell’ex asilo di via Mulini che ospita temporaneamente gli alunni delle elementari, ha riacceso le polemiche sui ritardi nella costruzione del nuovo polo delle primarie.

Pochi giorni prima un caso analogo è accaduto alle medie. I contorni del micro-crollo nell’ex asilo  sono trapelati solo in queste ore: il soffitto ha cominciato a scricchiolare mentre erano in corso le lezione. Nessuno è rimasto ferito grazie alla prontezza dell’insegnante che vigile si è accorta del pericolo e ha sgomberato la classe, mettendo gli alunni al sicuro.

L’edificio di via Mulini, dopo l’incidente è stato chiuso in virtù di un’ordinanza urgente firmata dal sindaco Renato Pasinetti, che ha messo sotto sorveglianza la struttura, e trasferito i bambini. Le cinque classi dallo scorso giovedì si trovano negli spazi dell’oratorio San Michele. Che poco distante dalla scuola è già adibito ad ospitare questo tipo di attività, essendo stato utilizzato già in precedenza come stabile scolastico, per necessità durante il periodo della pandemia.

L'anno scolastico verrà chiuso negli spazi dell'oratorio

Vista le criticità della struttura dell’ex asilo si è già deciso che l’anno scolastico verrà concluso nello spazio dell’oratorio, (convenzionato con il Comune) e che da settembre, tutto riprenderà nella nuova scuola, ancora in costruzione ma che dovrebbe essere terminata entro l’inizio del nuovo anno scolastico. Un’opera, che è attesa dalla comunità di Travagliato da anni. Il primo cantiere era stato avviato a metà del 2017, e la sua inaugurazione era prevista per il 2018. Ma a causa dell’inadempimento della prima ditta appaltatrice e di una vertenza, finita in una complicata diatriba legale tra la società e il Comune, i tempi si sono oltremodo allungati. Con il subentro della nuova impresa, la nuova ala della scuola doveva essere restituita nel febbraio 2023.

Il progetto per il nuovo polo è ancora un cantiere aperto

Un progetto da 5 milioni di euro (diviso in due lotti) con palestra, mensa e nuove aule che ad oggi ancora resta un cantiere aperto. «Nel frattempo cadono calcinacci e mattoni nelle aule delle scuole, mettendo a rischio i nostri alunni», osservano i consiglieri di opposizione Travagliato Città, che chiede quali debbano essere le priorità per un amminitrazione comunale se non queste.

«Da sette anni – incalza il consigliere Piergiuseppe Alessi - il sindaco ha confinato i nostri ragazzi a far lezione in locali di ripiego, in un’emergenza continua. Con un’intera generazione di alunni delle elementari che ha vissuto dentro un cantiere. È una situazione imbarazzante, confidiamo che la questione arrivi ad una sua risoluzione a breve». •.

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