Le strade
bresciane uccidono
più che altrove

di Cinzia Reboni

Le vittime sono in leggero calo, ma sulle strade bresciane si muore di più rispetto al resto della rete viabilistica nazionale. Il preoccupante trend emerge dalle statistiche elaborate per l’anno 2019 da Automobile Club d’Italia e Istat. In provincia si sono contati quasi 4.700 feriti e 81 morti su un totale di 3.356 incidenti stradali. Le strade bresciane hanno contato più di 9 sinistri al giorno e quasi 7 decessi al mese. Sia pure in marginale flessione rispetto al 2018 - con 34 incidenti, 4 morti e 42 feriti in meno sull’anno precedente -, Brescia rimane una delle venti province dove il numero dei decessi per incidente stradale è aumentato negli ultimi nove anni. A livello lombardo, siamo subito sotto Milano, ma il numero delle vittime i è quasi il doppio rispetto a Bergamo, terza in classifica con 42 decessi. Lungo le strade italiane nel 2019 si sono registrati 172.183 incidenti che hanno causato 3.173 morti e 241.384 feriti. Per quanto riguarda l’indice di mortalità - vale a dire il numero di morti per 100 incidenti - nel 2019 Brescia si è attestata al 2,41, contro la media nazionale di 1,84. SECONDO il rapporto Aci-Istat, tra le vittime risultano in aumento i ciclisti (+15,5%) e i motociclisti (+1,6%). In diminuzione le altre categorie di utenti: -12,7% i pedoni, -18,5% i ciclomotoristi, -27,5% i veicoli che trasportano merci e -0,8% gli automobilisti. Tra le cause più frequenti degli incidenti si confermano la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. Nel 2019 in Italia sono state rilevate 1.445.875 contravvenzioni: a Brescia le più sanzionate sono l’inosservanza della segnaletica, il mancato utilizzo delle cinture e l’uso del cellulare alla guida. In aumento su scala nazionale le contravvenzioni per chi guida ubriaco: su un totale di 58.782 incidenti rilevati da carabinieri e Polizia stradale, in 5.117 casi il conducente era in stato di ebbrezza e 1.882 sotto l’effetto di stupefacenti. LA METÀ dei feriti in incidente stradale ha tra i 20 ed i 49 anni. I decessi toccano principalmente la fascia di età tra i 45 ed i 54 anni (501 morti); alto anche il numero dei giovani tra i 20 ed i 29 anni (466), mentre sono ben 813 gli over 70, tra cui 51 ultranovantenni. I mesi estivi si confermano il periodo con il maggior numero di incidenti stradali e vittime. In particolare, nel 2019 giugno e luglio hanno presentato i picchi per numero di incidenti, quasi 17 mila per entrambi i mesi. Agosto è il peggiore per pericolosità, con 2,2 morti ogni 100 incidenti. L’incidentalità stradale si concentra, come sempre, dal lunedì al venerdì. Gli schianti più gravi avvengono tra le 3 e le 5 del mattino e fuori dal centro abitato. Il rapporto Aci-Istat ha studiato anche i conducenti: contro i 166.727 morti o feriti, nel 2019 sono stati 149.469 quelli usciti incolumi dall’incidente. La conferma dell’efficacia dei dispositivi di sicurezza di ultima generazione. •

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