LA SCELTA

Niente pizza di fine anno in terza media, preferiscono aiutare gli altri

di Milena Moneta
Promossi quelli della terza E della «Carlo Dossi» di Leno. Non solo nelle materie di scuola: anche in solidarietà e cittadinanza
La visita  con dono annesso degli studenti della terza «E» alla Croce bianca di LenoA lezione  di pronto soccorso a bordo di un’ambulanza
La visita con dono annesso degli studenti della terza «E» alla Croce bianca di LenoA lezione di pronto soccorso a bordo di un’ambulanza
La visita  con dono annesso degli studenti della terza «E» alla Croce bianca di LenoA lezione  di pronto soccorso a bordo di un’ambulanza
La visita con dono annesso degli studenti della terza «E» alla Croce bianca di LenoA lezione di pronto soccorso a bordo di un’ambulanza

Promossi non solo a scuola, ma anche in solidarietà e cittadinanza. Alla fine dell’anno, gli studenti della terza «E» della scuola media «Carlo Dossi» di Leno hanno dato fondo ai loro risparmi non per un gelato o una pizza in compagnia una volta archiviato il patema dell’esame e dimenticate le ansie scolastiche. No, i loro soldi li hanno impiegati per acquistare un saturimetro da regalare alla Croce bianca del paese. Il dispositivo, che fornisce informazioni preziose sulla percentuale di ossigeno nel sangue arterioso e sulla frequenza cardiaca, è diventato purtroppo un oggetto comune per tanti durante l’emergenza covid che, almeno in questo caso, ha reso davvero le persone migliori. Alcuni rappresentanti della classe hanno raggiunto con i genitori la sede dell’associazione, in via Brescia 40, per consegnare il prezioso strumento. Contagioso, tanto da emozionare tutti i presenti, l’entusiasmo di Filippo, Nicola, Veronica, Sara e Fabio e di alcune mamme, che dopo aver immortalato la consegna hanno visitato la sede per farsi raccontare delle attività in ambulanza e degli eventi in cui i volontari sono chiamati a intervenire. I visitatori hanno fatto anche un po’ di pratica, e non è da escludere che crescendo si offrano come volontari del soccorso. Loretta, un’autista, ha descritto ruolo e compiti del conducente in emergenza, l’uso di defibrillatore, erogatore, maschere per l’ossigeno, barelle, bende e altri strumenti fondamentali per il servizio. Poi i ragazzi si sono cimentati nella prova della saturazione, «l’incubo di noi soccorritori e non solo nella fase acuta del covid», ha ricordato Maria Grazia con la quale hanno provato la manovra dell’apposizione del collare cervicale, «vitale per la tutela delle vertebre in caso di traumi», mentre con Debora hanno sperimentato la manovra di imbragatura su una spinale per il corretto trasporto dei pazienti traumatizzati grazie a Filippo che ha fatto da cavia. D’obbligo l’invito ai giovani ospiti a presentarsi, non appena l’età consentirà loro l’accesso, al corso per l’uso del defibrillatore, «nel frattempo possono venirci a trovare quando lo desiderano: troveranno sempre i volontari per fare due chiacchiere, o anche per una merenda».•.

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