Leno perde un pezzo della sua storia Oggi c’è l’addio al «maestro» Lanno

Il maestro  Generoso Lanno
Il maestro Generoso Lanno
Il maestro  Generoso Lanno
Il maestro Generoso Lanno

Per tutti era il maestro, una definizione che non poteva non accompagnare il suo nome, incastonata da sempre nella sua identità: Generoso Lanno, scomparso lunedì all’età di 97 anni, per tutti i lenesi era appunto «il maestro Lanno». Originario della Campania, nato a Greci, in provincia di Avellino, era emigrato a Leno da giovanissimo, nei primi anni Cinquanta, con il suo diploma di scuola magistrale. L’anno dopo lo aveva raggiunto la moglie, la salernitana Rafaela Rinaldi, con la prima figlia, Vinca, nata da poco. Anche lei maestra, ma nella frazione di Milzanello. Volevano rimanere qualche anno e poi chiedere il trasferimento per ritornare al Sud. Invece la famiglia si è integrata talmente bene nel tessuto sociale della Bassa da accantonare ogni idea di ritorno: hanno scelto di vivere a Leno, dove è nato anche il secondo figlio, Rosario, ora impiegato comunale, dove hanno costruito la loro villetta, in via Toscana, e dove è sepolta Rafaela, che se n’è andata nel febbraio del 2018. Lui aveva iniziato a insegnare ai lenesi nati nel 1947, e poi a centinaia di scolari, moltissimi oggi più che adulti, che lo ricordano con stima e rivolgono messaggi di cordoglio a «un grande esempio di vita, dedito alla sua famiglia e alla sua professione», a «un ottimo insegnante che con giusta serietà trasmetteva le sane regole di vita». Un po’ burbero, come si usava ai sui tempi, ma corretto. «Con lui si chiude una lunga pagina della storia della scuola lenese - commenta la sindaca Cristina Tedaldi -, ma se ne va anche una parte della nostra storia. Con lui perdiamo una istituzione del paese. Onesto e preparato era conosciuto da tutti, era il maestro per antonomasia». Il funerale sarà celebrato nella chiesa dei santi Pietro e Paolo oggi alle 15, e la partenza avverrà dalla casa di Lanno.•. M.Mon.

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