Leno, un doppio «no» a rifiuti e biogas

di M.MON.
Cristina TedaldiRenzo Gobbi
Cristina TedaldiRenzo Gobbi
Cristina TedaldiRenzo Gobbi
Cristina TedaldiRenzo Gobbi

Lo scenario elettorale di Leno? La sindaca uscente Cristina Tedaldi, 56 anni, sposata e laureata in Legge, e la sua Lista civica restano in campo e fanno i conti con il centrodestra, che per la prima volta si è compattato nella lista «Uniti per Leno». Lo schieramento avversario è guidato dal 50enne Renzo Gobbi, funzionario Arpa sposato e padre di due bambini. «Ho molte cose che mi stanno a cuore e verso cui focalizzeremo l’impegno - promette Gobbi -: ospedale, sociale, famiglia, sicurezza, volontariato, attività produttive e commercio. Ritengo però che l’aspetto ambientale assuma un carattere di urgenza». «Vogliamo tutelare il nostro territorio perché crediamo sia un bene da conservare, per i nostri figli. Questa è una terra già martoriata da interventi critici - prosegue - e non vogliamo che se ne aggiungano altri, come i due impianti per la produzione di biogas proposti all’amministrazione Tedaldi (e in fase di autorizzazione), che porterebbero 110.000 tonnellate di rifiuti all’anno da altre regioni, depredando circa 45 pio di terreno fertile per l’agricoltura. Sono per difendere la salute dei cittadini e valorizzare le eccellenze che questa meravigliosa terra sa dare anche grazie al lavoro di bravi allevatori e coltivatori». Anche Tedaldi punta alla «salvaguardia del territorio con l’adozione di strumenti urbanistici per contrastare l’insediamento di impianti per la lavorazione di rifiuti, e con un regolamento per l’impiego agronomico di fanghi e gessi di depurazione». Poi la sindaca uscente si impegna a «realizzare piste ciclabili, ad attivare un servizio multidisciplinare in orario post scolastico per incentivare le iscrizioni alle scuole delle frazioni, ad arricchire l’offerta culturale con la creazione di un caffè letterario in biblioteca, di una ludoteca e di una nuova sede per la banda e la Scuola di musica. Inoltre - conclude - offriremo nuovi spazi e servizi ai più piccoli (con una nuova sede da 60 posti per l’asilo nido), agli anziani con la Casa Garda rinnovata, e alle famiglie». •

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