Lo «sciame» di voli notturni agita il sonno di Montichiari

di Valerio Morabito
Legambiente auspica una revisione delle rotte dei voli cargoAd aprile il traffico merci ha fatto registrare una crescita del 18%
Legambiente auspica una revisione delle rotte dei voli cargoAd aprile il traffico merci ha fatto registrare una crescita del 18%
Legambiente auspica una revisione delle rotte dei voli cargoAd aprile il traffico merci ha fatto registrare una crescita del 18%
Legambiente auspica una revisione delle rotte dei voli cargoAd aprile il traffico merci ha fatto registrare una crescita del 18%

Attorno all’aeroporto di Montichiari «sciamano» sempre più voli cargo notturni. Una «manna» per il rilancio dello scalo, mai così operativo, un problema per i residenti del Comune e della confinante Carpenedolo che si trovano sulla linea delle rotte di atterraggio e decollo. Il problema di rumori e vibrazioni era stato congelato dalla crisi del «D’Annunzio», ma ora il tema si ripropone con forza. Legambiente Montichiari ha fatto sintesi delle questioni aperte. «La prima situazione critica è quella delle scuole di pilotaggio, ora in verità sospese, che effettuano senza sosta decine di sorvoli al giorno su Montichiari, in particolare Ro Santa Giustina, e poi a circolo sul resto del territorio - si legge nel dossier -. Altro problema è che i voli cargo "regolari" partono e atterrano nella stessa direzione, sud est, insistendo sempre sulle stesse abitazioni. Tra i mille disagi che la popolazione di questa parte di Montichiari deve sopportare, cave e discariche per esempio, vi è anche un surplus di rumore, soprattutto notturno. Perché non partono, come sarebbe logico, verso nord ovest? Ricordo inoltre che lo scalo è autorizzato per 30 movimenti al giorno, ma che ogni movimento notturno vale per dieci». SULLO SFONDO restano le performance straordinarie dello scalo: lo stop legato alla necessità di adeguare la flotta alle norme sulla sicurezza imposto dalla Dhl non ha inciso sul trend positivo. Il colosso della logistica attende il via libera alla movimentazione dei dipendenti di Bergamo, per riprendere l’attività su Montichiari. La situazione dovrebbe tornare alla normalità la settimana prossima. Dhl gestisce un volo che arriva direttamente da Zagabria (e soltanto il lunedì giunge a Montichiari da Salonicco), mentre il secondo atterra al «D'Annunzio» da Bucarest. I cargo caricata la merce a Montichiari, ripartono per Lipsia. Nonostante il blocco temporaneo i dati di Assaeroporti-Confindustria confermano i numeri positivi dello scalo bresciano. Ad aprile il D’Annunzio ha fatto segnare un +18% di traffico merci che corrisponde a 2.108 tonnellate movimentate in 30 giorni. Dati in linea con il mese precedente. Mentre a livello nazionale i numeri di Assaeroporti parlano di un -50,7% di traffico merci ad aprile. A spingere Montichiari, a differenza di altri scali del Nord, in positivo è il costante traffico dell’ecommerce di Poste Italiane in accordo con Amazon. Atteso prima dell’estate la conclusione dell’istruttoria del Ministero dell’Ambiente sull’impatto ambientale del nuovo progetto proposto dal Catullo che prevede tra l’altro di allungare la pista per consentire l’atterraggio e il decollo dei mega cargo, veri e propri bastimenti dei cieli. •

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