Lo storico stadio si dà all’atletica L’ex macello fermerà il cemento

di Valerio Morabito
L’ex macello di Montichiari sarà  un’alternativa al consumo di suolo  Palazzo Secco d’Aragona ha ospitato una fabbrica di giocattoli
L’ex macello di Montichiari sarà un’alternativa al consumo di suolo Palazzo Secco d’Aragona ha ospitato una fabbrica di giocattoli
L’ex macello di Montichiari sarà  un’alternativa al consumo di suolo  Palazzo Secco d’Aragona ha ospitato una fabbrica di giocattoli
L’ex macello di Montichiari sarà un’alternativa al consumo di suolo Palazzo Secco d’Aragona ha ospitato una fabbrica di giocattoli

Lo storico stadio «Romeo Menti» si riconvertirà all’atletica, l’ex macello risponderà alle esigenze urbanistico-edilizie future evitando consumo di suolo, mentre l’antichissima fabbrica di giocattoli riscoprirà la sua originale vocazione artistico-culturale. L’Amministrazione comunale di Montichiari ha delineato quella che sarà la seconda vita di tre siti dismessi inseriti nel progetto di rigenerazione urbana sostenuto da una legge regionale. UN PROCESSO di valutazione partito dal basso, nel senso che nelle scorse settimane privati, associazioni e professionisti del settore immobiliari hanno avuto l’opportunità di presentare delle proposte per suggerire dove e come intervenire. Sulla scorta del sondaggio, la Giunta ha fissato tre priorità: la riconversione è strettamente legata al reperimento dei fondi che potrebbero arrivare dalla Regione, ma anche da partnership con privati. In due casi si tratta di immobili di proprietà comunale e quindi il percorso potrebbe essere più agevole. Come per lo stadio dove le linee della riconversione sono già chiare. L’impianto sportivo di via Turati che si estende su una superficie di 15.850 metri quadri verrà diviso in due parti. In una zona è prevista la demolizione del fabbricato con amianto e la realizzazione di un parcheggio. Il costo dell’operazione è stimato in 100 mila euro. Nell’altra porzione si tornerà all’antico con l’allestimento di una pista per la corsa e spazi per l’atletica leggera a disposizione delle vicine scuole. È tramontata dunque l’ipotesi di creare un parco pubblico sul palcoscenico calcistico teatro dello storico salto della squadra dalla Promozione alla serie C2. Anche l’ex macello a Borgosotto è di proprietà comunale. Il sito dovrebbe dare sfogo a future lottizzazioni residenziali, commerciali o di servizio così da non dover sacrificare altro suolo in un paese, stando agli ultimi dati dell’Ispra, «affamato» di cemento. Più complesso il futuro di Palazzo Secco d'Aragona che negli anni ha ospitato un filatoio e la fabbrica di giocattoli Poli a Borgosotto. Sulla riqualificazione dell’edificio di 5.525 metri quadri ci sono due opzioni: una più suggestiva è allestire un complesso culturale, l’altra aprire al residenziale. In ogni caso il Comune dovrebbe acquistare il complesso dai privati che potrebbero comunque essere allettati dall’opportunità di progettare un proprio piano. Il Comune del resto ha già affermato di voler investire prioritariamente sulla rete degli edifici scolastici. «Si aprono comunque importanti opportunità di rigenerazione urbana, visto che offriamo la possibilità di riconvertire la destinazione d’uso degli immobili», osserva l’assessore ai Lavori pubblici Graziano Bonometti. •

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