«Lorenzo ha diviso con tutti i doni ricevuti da Dio»

di V.MOR.
L’arrivo del feretro nella piazza della parrocchiale di RemedelloLorenzo Bagozzi aveva 31 anni
L’arrivo del feretro nella piazza della parrocchiale di RemedelloLorenzo Bagozzi aveva 31 anni
L’arrivo del feretro nella piazza della parrocchiale di RemedelloLorenzo Bagozzi aveva 31 anni
L’arrivo del feretro nella piazza della parrocchiale di RemedelloLorenzo Bagozzi aveva 31 anni

«Non ci si può dimenticare di un dono di Dio». Con queste parole colme di emozione don Adolfo Piotto, nella piazza della parrocchiale di Remedello ha ricordato Lorenzo Bagozzi. La morte del 32enne, cardiochirurgo all’ospedale di Padova, ha profondamente colpito la comunità. E l’affetto nei confronti di Lorenzo si è sublimato in occasione del funerale. «Ho visto Lorenzo crescere – ha raccontato il parroco – da quando aveva 11 anni. Prima studente, poi chierichetto, animatore al Grest, volontario, medico in Africa per sei mesi, prima di entrare di ruolo nel suo ospedale. Lorenzo è stato testimone di bontà e i doni che ha ricevuto da Dio li ha condivisi con tutti noi». Nella piazza gremita, dove il distanziamento e gli ingressi sono stati garantiti dai volontari della Protezione civile di Remedello, anche la sorella Chiara ha voluto condividere un ricordo del fratello. «Non voglio credere a quello che è successo. Sei stato paziente nel tuo stesso reparto – ha affermato con la voce rotta dalla commozione -. Hai conquistato tutti con il tuo modo di fare, pian piano sei entrato nella vita delle persone che ti hanno voluto bene. Sei stata una persona buona, educata, sempre disponibile. Eri semplicemente troppo». Tra i presenti anche i coinquilini di Lorenzo, che hanno vissuto sotto lo stesso tetto del 32enne per un breve periodo e hanno ricordato le doti umane del cardiochirurgo morto venerdì 30 ottobre a causa di complicazioni legate ai suoi problemi cardiaci. Il sindaco Simone Ferrari ha sottolineato «l’esempio di Lorenzo per le future generazioni». E si è soffermato sulla sua «professionalità e amore per la vita». Mentre il consigliere regionale Francesca Ceruti, già sindaco di Remedello, ha messo in risalto una delle tante doti di Lorenzo: «Era una di quelle rare persone che mette tutti d'accordo. Dote che pochissimi hanno. A chiunque hai incontrato hai lasciato un ricordo positivo». Oltre alla sorella Lorenzo ha lasciato il padre Luca, la madre Mariagrazia e il fratello Roberto. •

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