Loris, Alfiere della
Repubblica con
l’applauso di Mattarella

Loris Esposito e la cintura che aiuta i non vedenti a orientarsi
Loris Esposito e la cintura che aiuta i non vedenti a orientarsi
Loris Esposito e la cintura che aiuta i non vedenti a orientarsi
Loris Esposito e la cintura che aiuta i non vedenti a orientarsi

Milena Moneta «Alfiere della Repubblica»: è la prestigiosa onorificenza conferita quest’anno a un cittadino di Ghedi, anche se originario della provincia di Taranto, nel bresciano fin dal primo mese di nascita. LORIS ESPOSITO, 14 anni, che frequenta la seconda A del liceo scientifico «Capirola» di Leno, riceverà uno dei 25 attestati d'onore consegnati ogni anno dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a giovani, con età compresa tra 9 e 18 anni, che si sono distinti come «costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali». Il papà di Loris, Salvatore, è maresciallo al Sesto Stormo dell’Aeronautica militare. Il merito del giovane di Ghedi è di aver realizzato una cintura particolare: aiuta i non vedenti a orientarsi nel movimento grazie a un sistema di sensori a ultrasuoni, che rivelano gli oggetti e la loro posizione rispetto alla persona che la indossa. Loris Esposito ha saputo della prestigiosa onorificenza ieri mattina, al termine della videolezione, dalla voce del dirigente Gianmarco Martelloni avvertito dal Quirinale. «Stavo tornando da scuola, nel tardo pomeriggio di lunedì, tra i mille pensieri che affollano la mente in questo difficile momento, tra il silenzio e la desolazione delle strade vuote - racconta Martelloni - quando ho ricevuto la telefonata: è stato come un raggio di sole, mi ha regalato una grande soddisfazione per il ragazzo e la scuola. Non sono molti gli istituti che possono vantare tra gli studenti un Alfiere della Repubblica». Loris, sensibile, creativo, appassionato, ma anche molto modesto, non si aspettava un simile riconoscimento. In attesa della cerimonia a Roma, rimandata a settembre, festeggerà in famiglia con mamma Annarita Galeone, il fratello 12 enne Nicolas e il papà. Il suo percorso è iniziato alla scuola media dove ha incontrato professori all’altezza, in particolare Giuseppe Natale, docente di tecnologia, che gli ha insegnato a usare la piattaforma Arduino: in seconda media, con i compagni di classe, ha progettato un libro tattile per non vedenti, in terza media, osservando l’amica Debora, ipovedente, che si muoveva con un bastone e qualche incertezza, approfondendo il discorso sui sensori con lo stesso insegnante, ha realizzato da solo la cintura, parte della sua tesina d’esame. UN PROGETTO con cui ha conquistato il primo posto, nella categoria utilità sociale al Politecnico di Milano, nel «Coolest project» dedicato ai giovani programmatori. Programma che è stato chiamato a illustrare anche a Dublino. Ora vorrebbe aggiungere una vibrazione per chi è anche sordo e realizzare una cavigliera che rilevi gradini e marciapiedi. Un applauso a Loris, «anche per la sensibilità dimostrata verso i meno fortunati» dal sindaco di Ghedi, Federico Casali, che appena possibile organizzerà una cerimonia in suo onore. Orgogliosa anche Cristina Tedaldi, sindaco di Leno, «per la qualità degli studenti che scelgono il Capirola. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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