Lotta a demenza e
Alzheimer: arriva
la residenza da 40 posti

di Flavio Marcolini
L’edificio immerso nel verde guarda dall’alto l’abitato
L’edificio immerso nel verde guarda dall’alto l’abitato
L’edificio immerso nel verde guarda dall’alto l’abitato
L’edificio immerso nel verde guarda dall’alto l’abitato

Un «Villaggio Insieme» è la nuova iniziativa che verrà realizzata alla Casa di Riposo di Carpenedolo, completamente dedicata alla cura e all’assistenza di persone affette da demenza e Alzheimer attraverso terapie non farmacologiche. Lo ha annunciato la presidente Fausta Brontesi: «Con la firma della convenzione ed il rilascio del permesso di costruire da parte del Comune può prendere avvio la costruzione della nuova residenza sanitaria assistenziale Villaggio Insieme, una struttura ideata per rispondere alle esigenze dei degenti malati di Alzheimer». Un altro importante tassello si aggiunge quindi alle attività della Fondazione Santa Maria del Castello, che opera da tempo in ambito socio-sanitario e gestisce la Rsa carpenedolese che ospita 124 persone. «In questi ultimi anni - spiega Brontesi - si è registrato un incremento delle patologie cronico-degenerative, caratterizzate da disturbi del comportamento quali aggressività fisica e verbale, irrequietezza, perdita progressiva della propria identità. Attualmente in Lombardia si registra una carenza dei posti-letto nei Nuclei Alzheimer, che ammontavano nel 2019 a 2.962. La Regione auspica l’aumento, così come l’Ats di Brescia è intenzionata a risolvere la criticità presente sul territorio». SULLA BASE di questi dati il consiglio d’amministrazione della Fondazione si è interrogato sulla possibilità di realizzare una struttura dedicata con programmi specifici per la gestione di tali patologie. «Abbiamo scartato da subito l’idea di trasformare un nucleo della struttura esistente - osserva la presidente - perché la soluzione di una semplice trasformazione dei posti-letto già autorizzati in posti-letto Alzheimer, dopo attenta valutazione, ci è parsa non costituire la risposta più adeguata e, considerato che la Fondazione è proprietaria di un fondo adiacente alla struttura esistente, abbiamo pensato di costruirvi un edificio nel quale accogliere le persone affette da demenza». «La nuova struttura - informa - ospiterà 40 pazienti affetti da demenza e da Alzheimer e richiederà un impegno finanziario di circa 6 milioni di euro. Le tempistiche che ci siamo dati prevedono di terminare i lavori entro il 31 dicembre 2021. Ciascuno avrà un importante ruolo per garantire il successo dell’operazione e ci proponiamo di promuoverne attivamente la divulgazione, perché possa essere una best practice esportabile e riproducibile in altri contesti». Il progetto è ambizioso e assolutamente innovativo poiché ai pazienti non verranno somministrate cure farmacologiche, come spiegano i medici Rosa Di Natale (direttrice generale della Fondazione) e Katia Pinto (vicepresidente della Federazione Alzheimer Italia). •

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