Ludriano, una
giornata in
ostaggio del gas

di Massimiliano Magli
Lo «sfiato» realizzato a Ludriano per lavorare sula fuga di gasCode causate dal blocco del traffico all’ingresso nord del paese
Lo «sfiato» realizzato a Ludriano per lavorare sula fuga di gasCode causate dal blocco del traffico all’ingresso nord del paese
Lo «sfiato» realizzato a Ludriano per lavorare sula fuga di gasCode causate dal blocco del traffico all’ingresso nord del paese
Lo «sfiato» realizzato a Ludriano per lavorare sula fuga di gasCode causate dal blocco del traffico all’ingresso nord del paese

Ci sono tante ragioni valide per scatenare il panico in una comunità, e una fuga di gas è un buon motivo. È successo ieri mattina a Ludriano di Roccafranca: la diffusione nell’aria dell’additivo odorizzante del metano (che di suo non ha alcun «profumo») ha scatenato la serie delle telefonate ai vigili del fuoco, e in breve ci si è resi conto che la preoccupazione era più che fondata. Si è scoperto infatti che una fresa all’opera nel cantiere per la posa della fibra ottica aveva urtato e tagliato una conduttura del gas, e in pochi minuti la cittadina è stata «blindata», restando inaccessibile per tutta la giornata dall’ingresso a nord: una misura necessaria per consentire le operazioni di riparazione della rete su via Roccafranca, a ridosso del Villaggio Padre Marcolini. È trascorsa così una giornata di disagi: sulla curva a ridosso della zona artigianale è stata piazzata una barriera al traffico costretto a ripiegare su strade anguste: per i camion non è stato facile. Non c’era alternativa, e i tecnici della «2iretegas», che ha in gestione le tubazioni, sono stati categorici fin dall’allarme lanciato di prima mattina: «Nessuno può passare su questa strada perché è troppo rischioso». IL PERSONALE è intervenuto prontamente per arginare sia i disagi nella distribuzione del metano, sia i rischi legati a una dispersione tanto importante provocata, appunto, da una fresa che ha tagliato una conduttura all’altezza di un ponte su una roggia. L’operatore si è subito accorto dell’incidente e ha lanciato l’allarme, e per contenere il problema è stato rapidamente realizzato uno sfiato per le tubazioni, con un tubo che partiva dal sottosuolo rilasciando metano in atmosfera; a incrementare l’effetto serra. Solo grazie a questa procedura è stato possibile operare in sicurezza e riparare la falla. «Queste cose capitano - hanno commentato i tecnici della rete -; soprattutto quando si lavora in punti delicati in cui le tubazioni si alzano e si avvicinano all’asfalto. In ogni caso la bassa pressione su questi tratti non consente alcuna esplosione». •

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