Mascherina che barba? No, salva la vita

di L.SCA.
Il recordman della barba più lunga ha lanciato un appello sui social: «Usare la mascherina è un dovere»
Il recordman della barba più lunga ha lanciato un appello sui social: «Usare la mascherina è un dovere»
Il recordman della barba più lunga ha lanciato un appello sui social: «Usare la mascherina è un dovere»
Il recordman della barba più lunga ha lanciato un appello sui social: «Usare la mascherina è un dovere»

«Si giocherà lo stesso, quando non si sa, ma la sfida ci sar in ogni caso, tranquilli». Parola del Califfo, al secolo il «barba» Diego Bazoli. Il nuovo evento del team che per solidarietà ci mette la faccia...acconciata da barbe da record non è stato annullato, ma solo congelato, aspettando che ci si possa tornare ad abbracciare tra amici o in una mischia della palla ovale. La partita a sfondo benefico di rugby tra i Bearded Brixia e i Cobra, la squadra composta da giocatori professionisti di serie A, B e C era in calendario il 30 e 31 maggio in via della Maggia, al campo Invernici di San Polo. E visto che non è stato possibile consegnare l’assegno solidale del nazional-barbuto raduno andato in scena al pub El Forajido di Bagnolo a febbraio, si replicherà, raddoppiando, alla faccia del coronavirus. «In questi giorni via skype con Massimo Leggieri e Alberto Bresciani – racconta il Califfo – stiamo iniziando ad abbozzare il nuovo happening per consegnare l’assegno agli amici dell’associazione Maruzza che si occupa del reparto pediatrico oncologico dell’ospedale Civile di Brescia. Sarà una doppia festa in tutti i sensi». Ah, per quei pochi ancora che non lo conoscono Diego Bazoli, il tatuatissimo 36 enne di Bovezzo impiegato all’ufficio logistico della Centrale del latte di Brescia, è diventato una celebrità grazie alla sua irsuta peluria: 86 (per ora) centimetri di barba applaudita ormai in ogni angolo del pianeta. Ad inizio marzo il Califfo (già barba dell’anno nel 2016 a Cosenza, terzo al Beardsterdam in Olanda nel maggio 2018 e secondo un mese dopo all'europeo a Tel-Aviv in Israele) si è aggiudicato il primo posto sul palco della mitica «La Rural» di Buenos Aires. In palio c’erano nientemeno che il titolo argentino e sudamericano di barbe naturali. In questi giorni in rete sta spopolando il suo comico barbuto «tutorial» per convivere in tempi di emergenza con la mascherina. «In realtà non è poi così difficile indossarne una, solo che dopo un po’ la barba prende la forma della mascherina e se me la tolgo ho un aspetto davvero imbarazzante - ammette divertito-. L’unico rimedio è indossarla fino alla fine del turno di lavoro». •

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