Medici in prima linea ma non a Roccafranca

Altro che medici in prima linea. Tutti fuggono nelle retrovie perché la trincea di Roccafranca è assediata da un sistema di assistenza che non rispetta il diritto alla salute. La colpa non è dei professionisti sballottati nella centrifuga dei sostituti, dei sostituti del sostituto. Il turn over del medico di base viaggia con la stessa frequenza con cui si cambia partner a Temptation Island. Quindici nel giro di 11 anni, gli ultimi tre nel pieno dell’emergenza pandemia. Così il medico che una volta era il confessore dei pazienti è diventato un perfetto estraneo per gli assistiti. Al danno si aggiunge la beffa: gli avvicendamenti vorticosi impediscono all’ultimo arrivato l’accesso alle schede sanitarie personali e alle prescrizioni di farmaci on line. Avanti il prossimo dunque, ma di questo passo si tornerà al medico dall’occhio clinico: ammesso abbia il tempo di mettere a fuoco il paziente prima di essere sostituito.

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