Molestie agli alunni Il bidello in silenzio

Ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere il 56enne bidello della scuola primaria a Travagliato arrestato nelle scorse ore con l’accusa di avere commesso atti sessuali con alcuni giovanissimi studenti dell’istituto comprensivo in cui da tempo lavora. Davanti al gip, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, il 56 enne ora ai domiciliari non ha risposto alle domande degli inquirenti e il suo legale, l’avvocato Stefano Verzeletti, al momento non ha chiesto misure alternative alla detenzione domiciliare. Quattro per il momento i ragazzini vittime delle attenzioni dell’uomo iniziate nel 2020 e diventate ancora più pressanti nei primi mesi del 2021. Gli inquirenti non negano che nelle prossime ore il numero potrebbe aumentare. «Lavorava nella scuola da parecchio tempo - ricordano gli investigatori - Vista la frequenza degli episodi contestati non escludiamo ci possano esserci altre vittime». L’indagine che ha portato all’arresto del 56 enne era partita lo scorso febbraio dopo che il racconto fatto da una delle vittime alla famiglia era finito sul tavolo della procura. Al primo esposto avevano fatto seguito altre testimonianze (i ragazzini sono anche stati sentiti in maniera protetta dai magistrati) nelle quali i giovanissimi parlavano di episodi accaduti anche nell’abitazione in cui il 56enne, accusato anche corruzione di minore e tentata prostituzione minorile, vive insieme all’anziana madre malata. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 56enne avrebbe convinto i ragazzi a seguirlo offrendo loro piccole mance.•.

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