Nei guai per il falco in vendita

di P.BAL.
Il gheppio sequestrato a Travagliato dai carabinieri forestali
Il gheppio sequestrato a Travagliato dai carabinieri forestali
Il gheppio sequestrato a Travagliato dai carabinieri forestali
Il gheppio sequestrato a Travagliato dai carabinieri forestali

Oltre a portare a volte in dote «effetti collaterali» spiacevoli, per esempio a proposito della qualità dell’informazione, internet regala purtroppo anche spazi ad attività criminali; come il traffico illegale di fauna (e flora) protetta. Lo sanno bene anche le forze di polizia, che hanno appena scoperto l’ennesimo caso. Il merito stavolta è dei carabinieri forestali del Gruppo di Brescia, i quali proprio attraverso la rete sono arrivati a un aspirante venditore di rapaci. Quasi certamente un trafficante occasionale, che si è stupidamente messo allo scoperto proponendo attraverso il frequentatissimo sito subito.it la vendita di un gheppio dalla quale voleva ricavare la somma di 700 euro. Probabilmente si è prima dato da fare sempre nel web per farsi un’idea delle tariffe del mercato clandestino dell’avifauna protetta, ma fortunatamente, prima di possibili acquirenti a casa sua si sono presentati i militari. I carabinieri forestali hanno fatto una trasferta a Travagliato per bloccare il cittadino italiano di origine marocchina che puntava all’affare illegale. Da dove arrivava il piccolo rapace (una femmina) custodito illegalmente? Il venditore mancato ha affermato di averlo trovato ancora pulcino su un tetto durante un intervento di manutenzione; di certo l’esemplare non aveva anelli identificativi o certificati Cites che ne attestassero l’origine. TERMINATI gli accertamenti il falco è stato affidato alla polizia provinciale per il trasferimento in un centro di recupero della fauna selvatica, mentre il suo ex proprietario ha ricevuto dai militari sanzioni per un importo totale di diecimila euro. •

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