«Nessun sequestro volevo solo chiarire»

«Doveva essere un tentativo di chiarimento, nessun sequestro». Ieri per la seconda volta il 25enne che inquirenti e investigatori considerano protagonista di un sequestro di persona, nei confronti della fidanzata, ha avuto un colloquio telefonico con il proprio legale, l'avvocato Gianfranco Trullu, sardo. Tra la Sardegna e il carcere, a Brescia, c'è stato quindi un nuovo scambio di considerazioni su quanto avvenuto il 24 marzo tra Pompiano e Vestone, con epilogo di un pomeriggio ad alta tensione, in caserma a Lumezzane, dove il 25enne, che della Valgobbia è originario, è stato arrestato. Avrebbe costretto la compagna a salire su un furgone e questo passaggio è documentato da immagini di un sistema di videosorveglianza di Pompiano. Una vicina che ha assistito alla scena ha dato l'allarme e si sono subito attivati i carabinieri della stazione di Orzinuovi e della compagnia di Verolanuova. La paura di una conclusione che non lasciasse speranze, è stata parecchia soprattutto quando si è scoperto, attraverso i cellulari, che il furgone aveva raggiunto una località boschiva a Vestone. A quel punto si è temuto il peggio. Nel bosco il 25enne avrebbe costretto la compagna a camminare nuda chiedendo perdono per l'intenzione di lasciarlo. Sono stati i carabinieri di Verolanuova con l'apporto dei colleghi della compagnia di Gardone Valtrompia e, in particolare, dei genitori della donna a fare in modo che partisse una telefonata diretta alla vittima in cui si diceva che dovevano presentarsi in caserma a Lumezzane per chiarimenti relativi a un incidente. A Lumezzane, invece, l'arresto. Ma dal carcere ribadisce la propria innocenza. «Il mio assistito - spiega l'avvocato Trullu - nega assolutamente la vicenda nei termini di cui al capo d'imputazione. Se gli atti sono come quelli detti, ci presenteremo al gip per essere sentiti e chiederemo la scarcerazione. Nega assolutamente il sequestro di persona, doveva essere un chiarimento». E prosegue: «Non penso al Riesame. Se fosse stato un sequestro non si sarebbe presentato dai carabinieri, non le avrebbe lasciato il telefono». Il legale conclude annunciando che intende procedere a indagini difensive. •. M.P.

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