Sembra una corsa a ostacoli quella per la nuova scuola elementare di Castelcovati: un piano sulla ribalta da anni e che doveva andare in porto con l’inizio dell’anno scolastico. Invece, una sorta di maledizione non lascia tregua all’amministrazione comunale, e dopo il primo abbandono del cantiere aperto per l’ampliamento del complesso, anche la consegna prevista prima per luglio e poi per settembre è saltata. Tante cose sono state fatte, ma purtroppo non tutte. Anzi, la principale è proprio incompleta: la consegna di palestra e spogliatoi per l’inizio dell’anno scolastico. Così il Comune ci ha messo una pezza, e il tendone utilizzato anche per la festa dei canunséi è diventato una sorta di palestra provvisoria, fronte via De Gasperi, in attesa di quella vera che è invece a Nordovest dell’edificio scolastico ed è ancora un cantiere. Sotto il tendone sotto gli alberi, i bambini potranno fare un po’ di motoria in attesa dello spazio definitivo. La sindaca Alessandra Pizzamiglio ha rinviato all’assessore ai Lavori pubblici Demis Nodari un aggiornamento della situazione: «Diciamo che il lato positivo è che i lavori sono proseguiti, e questo ci conforta dopo la doccia fredda subita con l’abbandono del cantiere da parte dell’impresa precedente. Certamente, anche in questo secondo giro i ritardi non sono mancati e non ci hanno fatto piacere - spiega Nodari -. Se dovessi esprimere un augurio potrei dire di pensare a una fine lavori con l’inizio del 2022». Abbiamo fatto una visita sul posto, e tra docenti e genitori dei bambini non è mancata la delusione per la mancata realizzazione delle opere: «Ci era stato promesso luglio, poi settembre, infine ora speriamo di avere la palestra almeno dopo le vacanze di Natale». Castelcovati è un po’ un emblema degli appalti fuori controllo. L’operazione aveva già subito un ritardo di mesi per la zona rossa dello scorso anno, ma soprattutto per un problema con l’impresa vincitrice dell’appalto, la Cr Costruzioni di Napoli, alla quale è stato revocato il lavoro per, appunto, abbandono del cantiere. I titolari speravano in un ricorso al Tar, ma ne sono usciti sconfitti. Così hanno concordato le stime di uscita lasciando l’opera alla Sud Service, sempre di Napoli. Notevole lo sforzo degli uffici comunali in vista di un fine lavori entro settembre. È in fondo si può vedere anche il bicchiere mezzo pieno: è l’ultima fase di un maxi intervento da un milione e mezzo con un contributo a fondo perduto da un milione del Gse, a fronte di una classe energetica Nzeb raggiunta: potenziamento della ricettività, nuova mensa, isolamenti a cappotto, nuovi serramenti, impianto fotovoltaico da 46 chilowatt e centrale termica a pompa di calore. Oltre al contributo del Gse, il Comune ha ottenuto 500 mila euro dal ministero dell’Istruzione coprendo l’intero costo.•.