Operazione padel Il Comune decide: non si cambia rotta

L’area  di Orzinuovi destinata a ospitare i campi per il padel
L’area di Orzinuovi destinata a ospitare i campi per il padel
L’area  di Orzinuovi destinata a ospitare i campi per il padel
L’area di Orzinuovi destinata a ospitare i campi per il padel

Saranno i privati a costruire quattro nuovi campi per il gioco del padel nel centro sportivo comunale di Orzinuovi, in via Lonato. Il consiglio comunale ha infatti bocciato la mozione con la quale le minoranze chiedevano che l’impianto fosse realizzato con risorse pubbliche. Secondo i due gruppi di opposizione, guidati dagli ex sindaci Ambrogio Paiardi e Andrea Ratti, dieci anni ciascuno alla guida della cittadina, per l’ente locale sarebbe più conveniente realizzare i nuovi campi con risorse proprie o attraverso un indebitamento, riservandosi poi di affidarne la custodia ed eventualmente la gestione. La maggioranza ha invece confermato la scelta del sindaco Gianpietro Maffoni e della giunta, che hanno approvato il progetto per la realizzazione in project financing presentato dalle milanesi Acp Padel e Padel4Fun. Se, come probabile, i milanesi si aggiudicheranno l’appalto costruiranno i campi investendo quasi 293mila euro e li gestiranno per i prossimi 20 anni a un canone annuo di 12mila. L’affitto, calcolano le minoranze, è più che conveniente per il privato, ma questo sport è praticato da un numero sempre maggiore di appassionati, e se l’operazione fosse pubblica potrebbe garantire un introito almeno dieci volte superiore, grazie al quale il Comune potrebbe pagarsi l’eventuale finanziamento della costruzione, e ricavare anche un avanzo da redistribuire tra le società sportive del territorio. Il padel troverà casa in un lotto libero tra l’attuale campo di calcetto e lo stadio comunale, e rappresenterà un’«isola» privata nell’arcipelago delle strutture comunali per bocce, calcio, basket, tennis concesse in uso alle associazioni locali. «Il progetto che abbiamo approvato è l’unico serio e completo presentato dalle società che hanno fatto richiesta - afferma l’assessore allo Sport Mirko Colossi -. Non comporta nessun costo di gestione e, se tra qualche anno questo sport non fosse più di moda, la sua realizzazione non rappresenterà per l’ente locale alcun rischio di impresa».•. R.C.

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