«Ospedale, nessuna forzatura»

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L’ingresso dell’ospedale di Leno
L’ingresso dell’ospedale di Leno
L’ingresso dell’ospedale di Leno
L’ingresso dell’ospedale di Leno

«Riposizionare le 10 figure professionali in scadenza di contratto nel presidio di Leno era normativamente e oggettivamente impossibile». Lo sostengono i vertici dell’Asst del Garda replicando ai sindacati che avevano criticato il mancato rinnovo del contratto di un logopedista e di nove fisioterapisti. «Si trattava di rapporti lavorativi a termine che, per loro natura, vengono prorogati esclusivamente nel caso vi sia un effettivo bisogno», precisa l’Asst. L’ospedale di Leno dispone di 50 posti letto di Riabilitazione specialistica e 15 di Degenza di comunità di livello avanzato gestiti dalla cooperativa Il Gabbiano. «L’emergenza Covid-19 ha progressivamente portato alla rimodulazione delle strutture aziendali che ha comportato la sospensione delle attività di Leno - spiega in una nota l’azienda sociosanitaria del Garda -. Il personale della Cooperativa Il Gabbiano è stato destinato a Manerbio e Lonato per gestire il pacchetto di 58 posti letto per pazienti colpiti da coronavirus a fronte dei 65 della struttura di Leno che richiedevano un minore livello assistenziale». Non è stato possibile riconvertire il presidio di Leno in struttura per degenti affetti da Covid-19 «perché l’edificio non dispone di un impianto di ossigenoterapia centralizzato, fondamentale per l’assistenza ai pazienti affetti da covid - si legge ancora in una nota dell’Asst del Garda -. La rimodulazione degli ospedali per affrontare l’emergenza legata all’epidemia ha portato alla sospensione dell’attività chirurgica non urgente, anche ortopedica, con conseguente drastica riduzione delle richieste di supporto riabilitativo». I pazienti dei reparti di Riabilitazione e di Degenza di comunità che non sono risultati positivi, sono stati trasferiti in altre strutture o dimessi e affidati al servizio di assistenza domiciliare quotidiana. IN QUESTO CONTESTO la direzione ha ritenuto non ci fossero le condizioni per il rinnovo dei contratti. Restano comunque attivi a Leno tutti i servizi del Dipartimento di salute mentale e delle dipendenze, il reparto di psichiatria, il centro psico sociale, la neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza. •

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