Paga una multa e intanto sua figlia trova la bici rubata

La bicicletta  ritrovata al comando della polizia locale
La bicicletta ritrovata al comando della polizia locale
La bicicletta  ritrovata al comando della polizia locale
La bicicletta ritrovata al comando della polizia locale

In questo caso l’adagio che afferma che non tutti i mali vengono per nuocere ha incontrato una conferma; perché semplicemente è capitato che pagando una multa si è avuta «in cambio» la restituzione imprevista di una bici che era stata rubata. È successo a una donna residente in un Comune vicino, che ha raggiunto il comando della polizia locale di Orzinuovi per pagare una contravvenzione portando con sé la figlia di due anni. Mentre la mamma sbrigava la pratica non esattamente piacevole, la bambina, curiosa, ha sbirciato nel cortiletto adiacente l’ufficio in cui gli agenti custodiscono gli oggetti oggetto di furto. Così ha sgranato gli occhi riconoscendo tra le altre bici appoggiate alla parete quella di suo padre sparita da alcune settimane. Subito dopo ha attirato l’attenzione della madre che non ha avuto dubbi: quella era proprio la bici sottratta al marito, un mezzo speciale al quale il congiunto teneva in modo particolare perché prodotto cinque anni fa, a Iseo, in occasione della passerella realizzata da Christo sul lago. Il comandante della locale, Vittorio Paloschi, è stato ben felice di restituire la due ruote al proprietario e la signora ha persino pagato volentieri la multa. Al comando, al piano terra del municipio di Orzinuovi, restano spesso in deposito esemplari rubati che nessuno reclama. «Ci capita un paio di volte al mese di restituirne uno al legittimo proprietario, ma la maggior parte resta fermo qui perché non sappiamo a chi appartengono - sottolinea il comandante -. Trascorso il periodo di legge per la custodia, se nessuno li reclama, li doniamo alle missioni o a chi ne ha bisogno». Le biciclette finite «in deposito» al comando, spiegano gli addetti ai lavori, non sarebbero frutto di furti sistematici, ma generalmente «prese in prestito» da persone che non vogliono spostarsi a piedi. Ogni tanto ci sarebbe qualcuno che, arrivato in centro a Orzinuovi - dai paesi vicini o dai villaggi periferici - a bordo di un’automobile, non volendo affrontare un buon tratto di strada a piedi per rincasare inforca la prima due ruote che trova. E arrivato a destinazione la abbandona. Una soluzione che potrebbe innescare un circolo vizioso e spingere i derubati a servirsi a loro volta di un mezzo a portata di mano in sostituzione del proprio. •. R.C.

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