Polo scolastico, cantiere aperto Sarà la casa di 2000 ragazzini

Ghedi  Cantiere aperto per il nuovo polo scolastico nel Comparto C
Ghedi Cantiere aperto per il nuovo polo scolastico nel Comparto C
Ghedi  Cantiere aperto per il nuovo polo scolastico nel Comparto C
Ghedi Cantiere aperto per il nuovo polo scolastico nel Comparto C

Ci vorrà ancora tempo, perché il grande cantiere è stato appena aperto, ma recinzioni e macchinari annunciano la grande novità che interesserà relativamente presto centinaia di ragazzini: il nuovo polo scolastico di Ghedi. Prossimamente sarà la «casa» per i quasi duemila giovanissimi che, dalla prima elementare alla terza media, frequentano la scuola dell’obbligo in paese. Sono infatti iniziati i lavori di scavo e costruzione nel cosiddetto Comparto C, la grande area di 170mila metri quadrati collocata a fianco del nuovo centro commerciale destinata a ospitare di 72mila metri cubi di edificato. Proprio all’interno di questo comparto sorgerà anche la cittadella scolastica: lo annuncia il grande cartellone posto al limite dell’area. Lo spazio necessario si è materializzato grazie all’amministrazione comunale, che nel rendere operativa una lottizzazione di una quindicina di anni prima si è ritagliata uno spazio di 17mila metri quadri per costruirci un nuovo edificio. I fondi necessari all’operazione? Sul piatto ci sono già 7 milioni di euro messi a bilancio dalla Regione: 5 saranno erogati nel 2023, altri due nel 2024. Entro maggio il consiglio comunale approverà la variante al bilancio triennale di previsione per inserire anche questi soldi. Nel frattempo, gli oneri di urbanizzazione delle opere private in costruzione nell’area dovrebbero far confluire nelle casse comunali altre importanti risorse finanziarie. Il nuovo edificio, che potrà contare sull’ampio parcheggio del Centro sportivo da cui lo separa solamente una strada, sarà probabilmente destinano ai quasi 600 iscritti della scuola media ora «domiciliata» in via Matteotti, in una collocazione non troppo ampia e neppure adeguata alle moderne esigenze di funzionalità e comfort. A loro si affiancherebbero i più giovani che frequentano la quinta elementare: una vicinanza che favorirebbe la continuità didattica. Successivamente, la sistemazione dell’edificio di via Matteotti, prima di tutto in funzione antisismica, lo renderebbe adatto a ospitare le altre classi della scuola elementare che attualmente sono distribuite tra le vie Garibaldi e Baracca su ben cinque plessi diversi; con l’aggiunta dell’edificio che ospita la palestra. Probabilmente tutte queste costruzioni oggi adibite a spazi educativi saranno in futuro abbattute, a eccezione del plesso «Roberto Tosoni», che è il più recente. Ma il dibattito sul da farsi è ancora aperto. Tornando alla nuova realizzazione, il polo in arrivo potrebbe contare non solo sulla vicinanza del palazzetto dello sport per l’attività fisica, ma anche sul poco distante centro natatorio. Non solo: la novità alleggerirebbe il traffico nel centro storico che, quando non è in vigore la didattica a distanza, attorno alle scuole attuali è davvero sempre particolarmente intenso.•. M.Mon.

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