Quella foto con la bomba e l’upgrade dei Tornado

di V.R.
L’atto del ministero della Difesa
L’atto del ministero della Difesa
L’atto del ministero della Difesa
L’atto del ministero della Difesa

È la terza volta nel giro di un solo anno che, sulla segretissima vicenda della capacità «non convenzionale del 6° Stormo di Ghedi, trapelano pubblicamente dettagli prima inimmaginabili. RISALE AL 20 GIUGNO 2018 un protocollo per l’upgrade «non convenzionale» e per la capacità «Dual» dei Tornado: pubblicato on line sul sito istituzionale, è un atto del Segretariato generale della Difesa, Direzione degli armamenti aeronautici, su un mandato dello Stato maggiore datato febbraio 2018 con decreto ministeriale del marzo dello stesso anno. Vi si faceva riferimento alla necessità di un adeguamento tecnologico dei Tornado italiani, al costo di 29 milioni, per l’utilizzo di armamento «Lep», un acronimo usato dalle forze aeree Usa per indicare le nuove atomiche di prossima generazione: bombe nucleari americane che in teoria, dal 2020, potrebbero essere assegnate anche a Ghedi. Questa voce con i 29 milioni di spesa ritorna poi nella programmazione biennale datata 27 giugno, ma che fine abbia fatto poi non si sa. Secretata? Impossibile chiedere. IL PRECEDENTE è la fotografia, allegata al rapporto «Milex2018», mostrata in audizione alla Camera dei Deputati nel febbraio di un anno fa: raffigurava una bomba B61 (di vecchio tipo) accanto a un reparto di militari americani (probabilmente del 704° «squadrone munizioni», in Italia da decenni), sullo sfondo del paesaggio di Ghedi e accanto a un Tornado italiano del 102° gruppo. Foto non recentissima, che poteva essere datata al 2009, spuntata dal nulla dopo 10 anni.

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