Quinzano è al bivio delle...urne Tre candidati tracciano la rotta

di Riccardo Caffi
L’ingresso del municipio Il tempio crematorio ha monopolizzato la campagna elettorale
L’ingresso del municipio Il tempio crematorio ha monopolizzato la campagna elettorale
L’ingresso del municipio Il tempio crematorio ha monopolizzato la campagna elettorale
L’ingresso del municipio Il tempio crematorio ha monopolizzato la campagna elettorale

Nel novembre scorso, il secondo mandato del sindaco Andrea Soregaroli poi prematuramente scomparso all’inizio di quest’anno, si è concluso anticipatamente cozzando sul caso della municipalizzata Quinzano Servizi. Tutti i componenti del Consiglio comunale si erano dimessi di fronte alla decisione del primo cittadino di non diffondere i conti della società, in particolare per quanto la progettazione del tempio crematorio, contro la cui realizzazione si è costituito un comitato. Il tema è finito fisiologicamente al centro della campagna elettorale delle tre liste in lizza per il governo del paese: la Nuova Civica per Quinzano candida Pietro Cruber, 68 anni, insegnante in pensione, il raggruppamento di centrodestra Quinzano CambiAmo si affida a Lorenzo Olivari, 39 anni, esperto di marketing e comunicazione, iscritto alla Lega dal 2002, mentre alla guida della civica «Quinzano Paese» c’è Adriano Perotti, 58 anni, consulente finanziario per le aziende. PER IL DOPO COVID, secondo Cruber le priorità saranno il bene comune e la gestione del territorio, ponendo attenzione a tutte le procedure attivate nell’emergenza sanitaria, in ambito scolastico, sanitario, assistenziale, preparando piani di pronto intervento in casi di urgenza. «Cercheremo di sprigionare le risorse ancora latenti del mondo del volontariato che può diventare un supporto strategico nel sostegno sociale alla comunità», afferma Cruber. In merito al tempio crematorio, «la questione è stata strumentalizzata per fini elettorali, giochi nei quali io non voglio entrare. Quando arriverà il momento valuteremo l’operazione che attualmente galleggia in un limbo. Preferisco guardare ad altri orizzonti. Mi piacerebbe per esempio che la Provincia riconoscesse che Quinzano celebra sotto la mia amministrazione una grande festa dei patroni santi Faustino e Giovita con manifestazioni culturali, musicali, sportive ed enogastronomiche». PER PRIMA COSA secondo Olivari bisognerà invece procedere alla verifica dei conti della partecipata Quinzano Servizi, «che ha goduto di trasferimenti di fondi pubblici per opere mai realizzate, e sarà necessario fare il punto sugli interventi avviati dal commissario prefettizio. Nel breve termine bisognerà dare la priorità alla manutenzione di strade, marciapiedi, verde e alla messa in sicurezza degli edifici, anche comunali. Se eletti incaricheremo un tecnico che si occupi di bandi per poter accedere ai finanziamenti sovracomunali, senza i quali non si fa niente - precisa Olivari -. Sa diventerò sindaco promuoverò un piano di sostegno alle associazioni e incontrerò i vertici della Quinzanese per rimettere in funzione lo stadio». Per quanto riguarda il tempio crematorio il candidato leghista ribadisce il suo no assoluto. «In tempi non sospetti abbiamo presentato ben tre mozioni contro il progetto, tutte respinte dall’ex maggioranza. Adesso non resta che cercare di entrare come Comune associato nel prossimo piano regionale, nella speranza di recuperare i 120 mila euro già spesi, ma l’importante è che il forno crematorio non venga realizzato». PER ADRIANO Perotti, assessore uscente al Bilancio, occorre occuparsi di cose semplici, come il decoro e la manutenzione ordinaria. «Dopo il dramma del Covid ritengo che dovrà essere rafforzato il presidio dell’assistenza sociale, a supporto delle fasce più deboli della popolazione, con politiche di sostegno delle famiglie più fragili, attività domiciliari per gli anziani ed i malati. Cercheremo di organizzare dei presidi di medicina di prossimità. Una nostra proposta è quella di attivare una convenzione con la locale Rsa per sfruttare, di concerto con i benefattori che hanno offerto i locali del Centro Diurno, dei poli medici per diagnostica di base che consenta di evitare spostamenti agli utenti». Quanto al tempio crematorio, Perotti è lapidario. «Il progetto non è una priorità e non intendiamo realizzarlo». •

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