Rasi al suolo gli alberi della Peschiera

di Riccardo Caffi
Alcune delle piante abbattute in questi giorni a Pompiano
Alcune delle piante abbattute in questi giorni a Pompiano
Alcune delle piante abbattute in questi giorni a Pompiano
Alcune delle piante abbattute in questi giorni a Pompiano

Nella stagione dello sviluppo di rami e di foglie e nel pieno della nidificazione la motosega ha fatto strage di aceri, robinie, tigli, cresciuti attorno all'antica Peschiera e nei giardini di via Navoni, a Pompiano. La scelta sarebbe dovuta all'urgenza di garantire la sicurezza delle aree verdi, ma non tutti hanno accolto questa spiegazione con convinzione, lamentando l’abbattimento di piante «storiche» ed importanti per l’ambiente. Una protesta che seppur garbata è giunta fino al municipio. «ABBATTERE un albero è sempre difficile e triste, ma può essere necessario - spiega il sindaco Giancarlo Comincini -. L'intervento era previsto per fine febbraio, ma l’emergenza sanitaria ne ha procrastinato l’esecuzione». Nel parco di via Navoni è stato abbattuto un filare di tigli che avevano raggiunto dimensioni ragguardevoli e destavano preoccupazione per la loro prossimità alle abitazioni. «La zona sarà riqualificata con la piantumazione di piante di Pyrus Chanticleer ed il posizionamento di panchine e cestini» informa il sindaco. Anche nell'area della Peschiera gli esemplari abbattuti erano ritenuti pericolosi, perché avrebbero potuto schiantarsi sulle pareti del municipio o sui giochi per i bambini. La Peschiera, o Torretta della Pescagione, è una costruzione settecentesca, sorretta da tre archi voltati di mattoni, ornati in pietra di Botticino, eretta su due piani. Era posata come una palafitta al centro di uno specchio d’acqua alimentato dalle risorgive. La suggestiva conca è stata destinata per un paio di secoli all’allevamento e alla pesca di pesci d’acqua dolce, che fornivano cibo alla povera tavola dei contadini. In seguito all’abbassamento della falda, il laghetto è rimasto asciutto e la Peschiera ha perso la sua funzione, ma è rimasta la conca circondata dagli alberi e arredata con scivoli ed altalene. Al posto dei aceri e robinie verranno piantumati il Pyrus Chanticleer, il Carpino bianco, la Parrotia Persica e saranno collocati cespugli di Abelie e di Mahonie. «Nei mesi scorsi abbiamo provveduto a dotare i giardini di un impianto di illuminazione - conclude Comincini - ed ora vogliamo migliorarne la vivibilità». •

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