Rifiuti, un maxi sequestro

di CITTADINI

Obbligo di firma per due imprenditori, uno di Erbusco e l’altro mantovano, e sequestro di beni per un valore di sei milioni di euro. È il bilancio dell’inchiesta della Dia di Brescia che ha eseguito i provvedimenti giudiziari. Al centro dell’inchiesta un traffico di rifiuti industriali per i quali una falsa documentazione certificava la trasformazione in rifiuto «pulito». Cosa che al contrario non avveniva. Il materiale transitava prima in un impianto mantovano da cui usciva tal quale per essere conferito a due siti, a Ghedi nell’ex cava Inferno e a Rezzato. L’indagine ribattezzata «Similargilla» aveva preso il via nel 2016.•> PAG 28

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