Rifiuto selvaggio Volontari all’opera per Ghedi pulito

di Milena Moneta
Volontari del verde pulito all’opera sul territorio di Ghedi
Volontari del verde pulito all’opera sul territorio di Ghedi
Volontari del verde pulito all’opera sul territorio di Ghedi
Volontari del verde pulito all’opera sul territorio di Ghedi

Cento chili di metalli vari, principalmente ferro, altri 120 di scarti (riciclabili) di vetro, pneumatici usati buttati a caso per complessivi 90 chili, 60 di materiali di plastica e per finire ben 3.230 chili di rifiuti ingombranti. Non parliamo della capacità di immagazzinamento di un’isola ecologica, ma del triste «bottino» messo insieme dai partecipanti alla giornata del verde pulito promossa a Ghedi dall’assessore all’Ambiente Luca Mostarda con il contributo di molte associazioni (ambientalisti e cacciatori, pescatori e protezione civile, Amici della montagna e Comitato di salute pubblica) e di semplici cittadini e famiglie con figli. Il paese è stato setacciato per recuperare quanto l’inciviltà di alcuni aveva lasciato lungo fossi e fontanili, nelle strade di campagna e dove capita, nonostante la raccolta differenziata porta a porta funzioni da molti anni e ci sia quasi sempre aperta un’isola ecologica ampia e funzionale. Alla giornata ha contribuito anche il Consorzio Bassa bresciana orientale, l’azienda pubblica che si occupa di igiene urbana. Intanto la protezione civile ripeterà - come previsto dalla convenzione con l’amministrazione in vigore da qualche tempo - la campagna di pulizie una volta al mese, mentre gli Amici della montagna si sono proposti per tenere in ordine la decina di percorsi ciclopedonali che hanno individuato e presentato ufficialmente alla popolazione il mese scorso. «Proseguiamo sul fronte della raccolta - spiega l’assessore- ma anche su quello della prevenzione, con progetti in collaborazione con le scuole, e della repressione attraverso fototrappole e guardie ecologiche che con gli agenti della locale possono sanzionare gli incivili».•.

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