S. Antonio val bene un falò la campagna celebra un rito

di G.B.M.
La pira pronta per il rogo
La pira pronta per il rogo
La pira pronta per il rogo
La pira pronta per il rogo

Organizzato dal Comitato Sant’Antonio e dalla Parrocchia di Gambara questa sera verrà acceso il falò di S. Antonio Abate. Una tradizione molto radicata, nei decenni scorsi a Gambara si arrivava a contare una mezza dozzina di falò. Un vecchio detto gambarese, recita: «Sant’ Antone fritulèr el vè al disiset de zenèr», in relazione al fatto che molte famiglie preparavano e preparano ancora per l’occasione, come nei tempi andati, piatti di frittelle e dolci tradizionali. I volontari del Comitato S. Antonio hanno innalzato una catasta di legna alta una dozzina di metri. Nel campo adiacente il Santuario della Madonna della Neve, tra quattro alti pali conficcati nel terreno, sono stati accatastati decine di pallet e fascine. Sulla cima del falò non manca naturalmente la tradizionale «vecia» da bruciare. Nel santuario alle ore 20 verrà celebrata la messa, al termine verrà acceso il fuoco. Ad allietare la serata con pezzi musicali, sarà presente il «Bandino», una formazione ridotta del Civico Corpo Bandistico «G. Verdi» di Gambara. Il falò gambarese attira sempre molti cittadini ed intere famiglie ad assistervi. Oltre alla curiosità dei più piccoli, è anche un momento per stare insieme gustando i dolci tradizionali della festa, frittelle, ceci e vin brulè. Al Corvione, l’Associazione «Amici dell’Asilo Ettore Mettica» organizza alle ore 10,30 la messa nella chiesa di S. Salvatore. Alle ore 12 nell’ex asilo Mettica, il pranzo di S. Antonio. •

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