Samuele si è arreso
a 25 anni dopo una
coraggiosa battaglia

di Valerio Morabito
Nessuno a Carpenedolo scorderà il sorriso dello studente
Nessuno a Carpenedolo scorderà il sorriso dello studente
Nessuno a Carpenedolo scorderà il sorriso dello studente
Nessuno a Carpenedolo scorderà il sorriso dello studente

Ha lottato come un leone, restando aggrappato alla vita. L’affetto e le cure di familiari e amici lo hanno sostenuto nei momenti più difficili, ma alla fine ha dovuto arrendersi. Domenica si è addormentato per sempre Samuele Treccani, 25enne di Carpenedolo che 2 anni e 3 mesi fa era stato coinvolto in un grave incidente lungo l’autostrada A4. I POSTUMI PSICOFISICI di quello schianto hanno lentamente consumato lo studente del conservatorio di Verona fino al tragico epilogo. Fatali le complicazioni che sono andate a sovrapporsi a un quadro clinico già problematico e a un fisico molto provato. Nella notte dell'11 giugno del 2018 Samuele Treccani era rimasto coinvolto in una drammatica carambola in autostrada. Lungo la A4, in direzione Milano, all'altezza di Peschiera, poco dopo le 2, lo studente si era trovato davanti un Tir sbucato dalla corsia da una piazzola di sosta. L’utilitaria condotta dall’allora 23enne aveva tamponato il mezzo pesante. Per effetto dell’impatto la Renault Clio, era stata sbalzata contro un guard-rail e travolta da un altro camion. Samuele Treccani, che viaggiava da solo, era rimasto incastrato tra le lamiere della sua Renault Clio. Nel giro di qualche secondo entrambi gli autotrasportatori, illesi, lo avevano soccorso. Da quel momento è iniziato il calvario scandito da momenti di speranza e altri di apprensione e scoramento. In verità Samuele nonostante faticosi progressi non si è mai ripreso. La famiglia e la sua cerchia di amici non lo hanno mai lasciato solo come dimostrano le centinaia di post comparse sui social per ricordare la giovane vittima. «A volte mi chiedo – ha ricordato la sua amica Alessia - perché il destino debba essere così crudele, ma questo me lo sto chiedendo da quella maledetta notte di giugno 2018. Mille progetti, l’idea era proprio quella di spaccare il mondo. Eri un vulcano di emozioni, ma emozioni vere, quelle belle che non si provano con chiunque. Spesso, mi soffermo a pensare da dove arrivasse tutta questa tua forza, hai superato cose che probabilmente, molti di noi non avrebbero superato. Hai fatto due anni di sacrifici, due anni in cui hai vinto tutte le battaglie, sempre accompagnato dalla tua famiglia e dai tuoi amici, ma la forza l’hai sempre data tu a noi, nonostante la situazione». «MI SENTO FORTUNATO di averti conosciuto ed essere contagiato dal tuo sorriso e dalla tua sana e serena vitalità. Non ti si può dimenticare; hai seminato tanto nei nostri cuori pur in così breve tempo», ha aggiunto l’amico Vincenzo. I funerali si svolgeranno domani alle 15 nella chiesa parrocchiale di Carpenedolo. Samuele lascia la madre Milena, il padre Silvano e i fratelli Michele e Gloria. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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