Sbloccati i cantieri
il ponte sull’Oglio
non è più un miraggio

di Cinzia Reboni
Un silos rimasto incastrato nel centro storico: una scena già vistaIl carico eccezionale che l’altra notte ha sfiorato i balconi delle case del centro  di PontevicoFOTO FACEBOOK
Un silos rimasto incastrato nel centro storico: una scena già vistaIl carico eccezionale che l’altra notte ha sfiorato i balconi delle case del centro di PontevicoFOTO FACEBOOK
Un silos rimasto incastrato nel centro storico: una scena già vistaIl carico eccezionale che l’altra notte ha sfiorato i balconi delle case del centro  di PontevicoFOTO FACEBOOK
Un silos rimasto incastrato nel centro storico: una scena già vistaIl carico eccezionale che l’altra notte ha sfiorato i balconi delle case del centro di PontevicoFOTO FACEBOOK

Ha rischiato di accadere un’altra volta. L’altra notte un carico eccezionale ha sfiorato per questione di millimetri i balconi delle abitazioni che si affacciano sull’angusta via XX Settembre a Pontevico. La perizia dell’autotrasportatore ha impedito che il mezzo pesante restasse incastrato, come avvenuto più volte negli ultimi anni. L’episodio riporta alla ribalta l’urgenza del completamento della tangenziale monca, che collegherà le province di Brescia e Cremona con un nuovo ponte sull’Oglio destinato ad alleggerire il carico dell’ansimante viadotto, unica alternativa all’autostrada A21. IL SOGNO, DIVENTATO con il trascorrere degli anni un miraggio, ha ripreso forma nell’autunno scorso, quando erano stati aperti i cantieri preliminari. Tutto procedeva spedito, ma l’emergenza coronavirus ha bloccato tutto. «I lavori sono ripresi da una settimana, ma è chiaro che il cronoprogramma ha accumulato un ritardo - conferma il sindaco di Pontevico Alessandra Azzini -: bisognerà poi valutare gli effetti delle misure di sicurezza sui tempi di esecuzione». Da sciogliere anche il nodo degli extra-costi legati all’adozione dei sistemi anti-contagio. Per il varo bisognerà attendere la primavera del 2022. Ma considerato che dell’opera si parla da quasi 20 anni, vale la pena aspettare. «Siamo di fronte a un’infrastruttura strategica, destinata a migliorare la qualità della vita dei residenti e a rendere più rapida e sicura la viabilità tra le due province - sottolinea Alessandra Azzini-. La tangenziale sarà un valore aggiunto per il sistema economico e produttivo della Bassa». Nei prossimi mesi non mancheranno tuttavia disagi nell’area tra Pontevico e Chiesuola, dove è stato prorogato il senso unico alternato per consentire i lavori di manutenzione del ponte dell’autostrada: la chiusura dell’intervento era prevista per fine aprile, ma anche in questo caso lo stop imposto dal Covid-19 ha fatto posticipare il termine al 20 giugno. Il ponte sul fiume è il punto qualificante del progetto di più ampio respiro della tangenziale tra Robecco e Pontevico. L’investimento è 21 milioni di euro. Per completare il collegamento, della lunghezza di 3,7 chilometri, sono previsti almeno due anni di lavori. Il cantiere era fermo dal 2009. Poi è avvenuto un mezzo miracolo: Autovia Padana - che gestisce l’autostrada A21 - ha confermato le risorse. Le due Province non hanno posto veti, poi in rapida successione è arrivato l’ok della Regione e il sì delle Sovrintendenze. L’80% degli espropri era già stato perfezionato e di colpo è stata riesumata un’opera che pareva morta e sepolta. •

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