Scatta la tregua delle sanzioni «Mai più multe per fare cassa»

di Valerio Morabito
La Polizia locale di Calvisano: mai più multe a raffica in paese
La Polizia locale di Calvisano: mai più multe a raffica in paese
La Polizia locale di Calvisano: mai più multe a raffica in paese
La Polizia locale di Calvisano: mai più multe a raffica in paese

«Non faremo più cassa sulla pelle degli automobilisti, delle aziende e dei cittadini». Lo annuncia il neosindaco di Calvisano Angelo Formentini che si è ritrovato a gestire una scomoda eredità dell’esecutivo uscente. La Giunta uscente guidata dal primo cittadino Giampaolo Turini ha messo a bilancio 100 mila euro di incassi dalle multe e 250 mila euro di introiti dagli accertamenti sui pagamenti di Imu e Tasi. A focalizzare quella che la maggioranza definisce una procedura irrituale, è stato il consigliere comunale con delega al Bilancio, Ivana Tratta. «NEL BILANCIO di previsione 2019 l'ex Giunta aveva previsto un gettito di 100 mila euro garantito dalle contravvenzioni. Mi sembra una cifra esorbitante, sproporzionata considerando che Calvisano ha meno di 9 mila abitanti», osserva Ivana Tratta. Ma non è tutto. Ovvero il 50% della quota di introiti messi a bilancio dovrebbe essere garantito da presunte violazioni tributarie delle aziende. «NON MI SEMBRA il caso di mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Certo, nel momento in cui l'automobilista sbaglia è giusto sanzionarlo. Però la cifra messa a bilancio evidenzia che si vuole andare ben oltre il dovuto», afferma Formentini. Per questo motivo il primo cittadino, dopo un confronto con il Comando della polizia locale di Calvisano, ha deciso di applicare il «buonsenso». Ovvero far rispettare la legge, ma nello stesso tempo evitare di trasformare Calvisano nella zona fertile per multe e sanzioni di qualunque tipo per raggiungere la cifra di 100 mila euro di incassi entro la fine dell'anno. Già, ma a cosa servono questi incassi? A svelarlo è stato il sindaco Formentini. «Queste risorse, in parte aleatorie, servivano a coprire le spese dei servizi sociali». Per il primo cittadino insomma non si possono garantire le risorse per un settore strategico come il Welfare con un gettito incerto come appunto le multe al codice della strada. Come detto non è la prima volta che in provincia di Brescia viene sollevata la questione delle multe per fare cassa. L'anno scorso, per esempio, era emerso il caso di Lonato dove l’Amministrazione comunale puntava a raggiungere quota 1 milione e 250 mila di multe. Mentre per il 2019 il traguardo è stato fissato a un milione. CIFRE RECORD considerato che l’amministrazione civica non può più far affidamento sugli autovelox posizionati fuori dalla galleria di San Zeno. Calcolatrice alla mano, sul territorio di Lonato dovrà essere erogata una media di 3 mila euro di sanzioni al giorno per raggiungere gli obiettivi inseriti nei bilanci. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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