Se la sofferenza da Covid ispira i colori della vita

Una delle opere in mostra a Lograto nelle sale di Villa Morando Il pittore Giovanni Martinelli
Una delle opere in mostra a Lograto nelle sale di Villa Morando Il pittore Giovanni Martinelli
Una delle opere in mostra a Lograto nelle sale di Villa Morando Il pittore Giovanni Martinelli
Una delle opere in mostra a Lograto nelle sale di Villa Morando Il pittore Giovanni Martinelli

La sua battaglia contro il coronavirus è durata per sette lunghissimi mesi. Ne è uscito provato nel corpo, privato di un piede e di una parte di polmone, ma irriducibile nell'animo. Appena tornato a casa ha scaricato la tensione dipingendo uno dopo l'altro tre quadri in cui ha condensato le pene dei tre interminabili round prima all'ospedale di Chiari, poi al Civile di Brescia ed infine all'istituto clinico scientifico Maugeri di Lumezzane. Le tre opere sono il cuore della personale «In viaggio verso l'essenza», che Giovanni Martinelli, pittore di Orzinuovi, ha allestito a Villa Morando, a Lograto. Martinelli era appena andato in pensione e stava mettendo a punto progetti e programmi, quando a marzo 2020 è stato preda del virus. Prima i polmoni, poi una trombosi, quindi l'amputazione del piede destro fin sotto il ginocchio. Ha dovuto affrontare un blocco renale, senza avere tempo di gioire quando la situazione è migliorata, perché sono iniziati i problemi al cuore, è arrivata l'ischemia cerebrale. E quando tutto sembrava risolto, di nuovo si sono ammalati i polmoni. Ha dovuto cederne un quarto di quello sinistro, ma ha salvato il resto. «Li sto ancora pulendo adesso e cammino con la stampella e la protesi – racconta -, ma dopo tanta lotta vedo la luce». Ormai si dedica a tempo pieno alla pittura, Dopo la scuola dell'obbligo Martinelli si è preparato da solo agli esami di liceo e si è iscritto alla Laba per perfezionare le sue conoscenze nel campo dell'arte. «Pittura che racconta amore per ciò che rischiamo di perdere – commenta Agostino Garda nella presentazione della mostra-. Pittura che richiama ad urgenze troppo rimandate. Pittura che aspira ancora ad un cielo azzurro”. La mostra rimane aperta fino 29 maggio, il sabato e la domenica. •. R.C.

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