Settimana corta per
la scuola. La svolta
tocca anche le medie

di Massimiliano Magli
L’esterno della scuola media di Rudiano
L’esterno della scuola media di Rudiano
L’esterno della scuola media di Rudiano
L’esterno della scuola media di Rudiano

Da queste parti la settimana corta non è una novità, dato che nelle elementari hanno già scelto questa strada; ma adesso l’Istituto comprensivo di Rudiano, al quale fanno capo anche le scuole dell’obbligo di altri due paesi, ha deciso di cambiare in meglio la vita di altre centinaia di famiglie. Il sabato è stato infatti cancellato dal calendario scolastico delle medie, tristemente note anche come «secondarie di primo grado». UNA LIBERAZIONE a cui molti genitori quasi non credevano, visto che mai prima d’ora era stato possibile uniformare i giorni di scuola delle medie con quelli delle elementari. La nuova settimana debutterà però solo nell’anno scolastico 2020-2021. Era un obiettivo raggiungibile in modo semplicissimo da sempre, ostacolato esclusivamente dalla burocrazia (i moduli didattici nuovi vanno comunicati e concordati con il ministero) e dalla perplessità di alcuni docenti, preoccupati di perdere ore di lavoro e dai disagi da affrontare per elaborare la nuova offerta formativa su cinque giorni anziché su sei. A CAMBIARE (anche se non da subito) sarà la vita delle famiglie di Roccafranca, Rudiano e Urago d’Oglio, le quali vedranno abbattuto un muro temporale che impediva di vivere i fine settimana, gli appuntamenti sportivi, le gite con i propri figli. Tanto più nei casi in cui sono presenti altri ragazzini iscritti alle elementari, che invece hanno già il sabato libero. Tempi rubati da un’assurdità, a maggior ragione in questo istituto, in cui sono attive le 36 ore di lavoro rispetto alle 30 ministeriali. Ecco come cambierà la settimana degli studenti. Dalle 8 alle 13 resterà in vigore l’orario base, con in più tre pomeriggi da tre ore ciascuno (per 9 ore complessive, di cui sei di lezione e tre per la mensa), e infine altre due ore per un pomeriggio facoltativo che la direzione didattica intende rendere sostanzialmente irrinunciabile grazie alle proposte che metterà in campo. «Per le nostre comunità - spiega il sindaco di Roccafranca Marco Franzelli - si tratta di una conquista importante. Consente di riunire le famiglie nell’unico momento di relax della settimana. Ma anche dal punto di vista sportivo e religioso i ragazzi avranno più tempo. Durante quest’anno scolastico con la direzione didattica lavoreremo per favorire le nuove proposte laboratoriali ed educative». MIRKO RIVETTI, rappresentante dei genitori nel Consiglio di istituto: «È una novità epocale - spiega -; anche perché in questo modo daremo più unità alle famiglie e più riposo. Il quarto pomeriggio, quello facoltativo, dovrebbe ricevere un plebiscito, perché da un questionario distribuito agli studenti abbiamo raccolto dati disastrosi: tenere i bambini a scuola conviene perché in questo ambiente sono concentrati, usano i libri e fanno i compiti grazie a un progetto di aiuto. A casa i loro pomeriggi trascorrerebbero invece alle prese con tablet, pc e soprattutto smartphone e viaggi nei social network». •

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