Sparano vicino alle
case. Cacciatori
in «trappola»

di Valerio Morabito
I pattugliamenti nelle zone di caccia hanno consentito di sanzionare una serie di violazioni venatorie
I pattugliamenti nelle zone di caccia hanno consentito di sanzionare una serie di violazioni venatorie
I pattugliamenti nelle zone di caccia hanno consentito di sanzionare una serie di violazioni venatorie
I pattugliamenti nelle zone di caccia hanno consentito di sanzionare una serie di violazioni venatorie

Le campagne della Bassa trasformate in una zona franca della legalità venatoria. Nel fine settimana, le guardie volontarie venatorie Arci e Legambiente Brescia hanno inflitto dieci multe ai cacciatori impegnati in una battuta alla lepre lungo l’Asolana in territorio di Carpenedolo, al confine Acquafredda. LE DOPPIETTE sono state sanzionate per aver sparato troppo vicino ad abitazioni e strade. Tra i cacciatori multati anche quelli che hanno attraversato strade, con i loro cani, mentre stavano inseguendo le prede. Il bilancio è solo la punta dell’iceberg di un clima di illegalità diffusa. Tra le violazioni contestate anche quello sull’abbigliamento di ordinanza: in tre sono stati sorpresi senza berretti e giubbotti catarifrangenti imposti dalla recente legge regionale in materia di protezione fauna selvatica e disciplina attività venatoria. Tra i cacciatori sanzionati anche un paio al confine tra il territorio di Montichiari e quello di Castenedolo, dove le guardie venatorie li hanno multati perché stavano praticando la caccia in zone troppo vicine ad abitazioni e strade. Ad attirare l’attenzione delle guardie venatorie, da sempre attente a questi tipi di reati, sono state le diverse segnalazioni ricevute dai cittadini del posto, ma anche da ciclisti amatoriali che di solito percorrono le strade di campagna della Bassa bresciana. Sta di fatto che un raggruppamento di cacciatori, in così pochi chilometri, non si vedeva da tempo a Carpenedolo. Così le guardie venatorie, coordinate dalla Polizia provinciale di Brescia, hanno dovuto faticare per monitorare con attenzione tutti i cacciatori presenti in zona. IN GENERALE, sia per quanto riguarda il territorio di Carpenedolo che per quello al confine tra Montichiari e Castenedolo, si tratta storicamente di aree particolarmente battute dai cacciatori per la presenza di selvaggina. Esattamente una settimana fa le guardie venatorie avevano multato due cacciatori 50enni di Montichiari in quanto stavano praticando la caccia all’interno di una cava di Rò. Zona interdetta a questa attività stando alle norme venatorie. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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