La causa degli sversamenti di acqua inquinata dallo scarico del depuratore di Montichiari nel fiume Chiese rimane un mistero. Ne hanno dovuto prendere atto al tavolo tecnico che si è tenuto mercoledì pomeriggio in Municipio: presenti Comune e funzionari di Arpa, A2A, Ato e Provincia di Brescia. «L’origine dei ripetuti episodi accaduti nell’ultimo mese non è stata trovata - dice il sindaco Marco Togni - sappiamo solo che, dalle analisi dell’Arpa e dai controlli di A2A, è emersa una quantità un po’ più elevata di tensioattivi in entrata nel depuratore». Il 13 e 14 gennaio Arpa ha svolto un nuovo campionamento. «Confronteremo i risultati delle analisi con quelle precedenti - spiega Togni - per vedere se il valore dei tensioattivi è calato». Al tavolo tecnico voluto dall’amministrazione comunale, Togni ha avanzato delle richieste specifiche alle parti. «Come accade in provincia di Bergamo - ha messo in evidenza il sindaco - anche da noi si potrebbe affidare al gestore di turno l’incarico di effettuare dei controlli». Ato starebbe già lavorando a stilare una convenzione in modo da dare mandato al gestore, in questo caso A2A, di effettuare controlli mirati per individuare gli autori dell’inquinamento. «Sarà importante effettuare verifiche - ha spiegato il sindaco di Montichiari - non solo nelle aziende che possiedono un’Autorizzazione di impatto ambientale, ma anche quelle più piccole con un’Autorizzazione unica ambientale». LA PROVINCIA si è impegnata ad effettuare una ricognizione sulla capacità di depurazione dell’impianto di Montichiari e sulle realtà produttive e industriali del territorio. «Solo in seguito - ha concluso il sindaco - si potrà svolgere un’analisi completa anche di altri parametri per capire che cosa va a finire nel fiume». Intanto proprio negli ultimi giorni si sono verificati altri due episodi di sversamento di acqua biancastra dal tubo di scarico del depuratore in località Rampina. Ma i problemi non si fermano a Montichiari. Alla diga di Acquafredda continuano ad accumularsi reflui zootecnici mentre a Calcinatello ogni tanto fuoriescono liquami fognari da un tubo di scarico. • © RIPRODUZIONE RISERVATA