Toilette «selvaggia»
per i nomadi
abusivi

di Francesco Gavazzi
Uno dei controlli nel campo nomadi abusivo di Roncadelle
Uno dei controlli nel campo nomadi abusivo di Roncadelle
Uno dei controlli nel campo nomadi abusivo di Roncadelle
Uno dei controlli nel campo nomadi abusivo di Roncadelle

Non saranno installati bagni chimici nel campo nomadi abusivo di Roncadelle. La decisione, peraltro inevitabile dal punto di vista legale, rischia di peggiorare le già precarie condizioni igienico edilizie dell’accampamento denunciate dai residenti. Il caso è approdato in Consiglio comunale grazie a un’interpellanza presentata da Elisa Regosa della Lega. Il consigliere comunale, candidato sindaco per il centrodestra alle prossime elezioni, si è fatta portavoce dei disagi degli abitanti di via Santa Giulia costretti a convivere con persone che utilizzano ogni spazio nascosto come vespasiano improvvisato. L’ESPONENTE del Carroccio ha chiesto l’installazione dei bagni chimici anche alla luce di un esposto alla Ats di alcuni cittadini residenti a al confine tra Travagliato e Roncadelle che si trovano sistematicamente i porticati imbrattati di urina ed escrementi. Il sindaco Damiano Spada ha spiegato che l’Amministrazione locale ha le mani legate. Il campo nomadi sorge su un’area privata e non pubblica occupata abusivamente. Installare i servizi igienici chimici sarebbe come sostenere indirettamente un situazione di illegalità. Anche perché le famiglie ospitate nel campo nomadi hanno già un’area da tempo messa a disposizione dal Comune su ordine del Prefetto ma mai utilizzata. Un eventuale sgombero forzato di camper e roulotte insomma non spetterebbe al Comune di Roncadelle che dopo le aggressioni ai residenti di gruppi di nomadi ha scelto la linea del rigore e della fermezza. Attraverso la stessa interpellanza Elisa Regosa oltre ai bagni chimici ha chiesto anche cassonetti per la raccolta differenziata. ANCHE IN QUESTO CASO la Giunta ha respinto la richiesta, affermando che sono stati piazzati cassonetti generici che hanno parzialmente risolto questo problema, incentivando però i «furbetti» che li utilizzano non differenziando a casa propria. Il sindaco ha ribadito che la sicurezza della zona ha la priorità, con una intensificazione dei controlli già chiesta a più riprese dall’Amministrazione civica a forze dell’ordine e prefetto di Brescia. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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