Tosoni, il premio dà forza alla sfida contro il cancro e applaude Sara Vezzola

di Valerio Morabito
Severina Forlati, Sara Vezzola, Alberto Tagliapietra e Nicola Piccinelli
Severina Forlati, Sara Vezzola, Alberto Tagliapietra e Nicola Piccinelli
Severina Forlati, Sara Vezzola, Alberto Tagliapietra e Nicola Piccinelli
Severina Forlati, Sara Vezzola, Alberto Tagliapietra e Nicola Piccinelli

Dal dolore può nascere la speranza: è il principio base della Borsa di studio intitolata al professor Roberto Tosoni, insegnante e dirigente scolastico monteclarense morto di tumore nel 2004. Martedì sera, al Garda Forum di Montichiari, è andata in scena l’11esima edizione della cerimonia di consegna del riconoscimento, attribuito quest’anno a Sara Vezzola: ricercatrice nella sezione di Oncologia sperimentale del Dipartimento di medicina molecolare e traslazionale dell’Università di Brescia, Vezzola ha presentato il suo progetto su «Cellule staminali tumorali: un nuovo target terapeutico per il trattamento del melanoma uveale metastatico». Nicola Piccinelli, presidente di Garda Vita che ha bandito e coordinato la Borsa di studio (nella commissione anche Alberto Tagliapietra), ha sottolineato che «la manifestazione, nata da una felice intuizione della madre del professor Tosoni, Severina Forlati, dimostra che da un evento doloroso può nascere una sfida contro il cancro». IL SINDACO di Montichiari, Marco Togni, presente alla serata ha annunciato che «per il 2020 l’Amministrazione comunale sta lavorando per consegnare un contributo economico simbolico a supporto delle Borse di studio per la ricerca oncologica». Claudia Carzeri, consigliere regionale, ha messo in evidenza «l’impegno del Pirellone per la sanità con investimenti che fanno della Regione Lombardia una delle realtà all’avanguardia in Italia». L’abate di Montichiari, monsignor Cesare Cancarini, si è concentrato sull’amore della madre del professor Tosoni nell’ideare l’iniziativa. «Il suo gesto, di fronte alla morte del figlio Roberto, ci ricorda l’importanza di restare umani», ha detto l’abate. L’undicesima edizione della manifestazione è stata l’occasione per Magdalena Gryzik (premiata nel 2018) per presentare l’evoluzione dei suoi studi sulle «nanoparticelle di ferritina come nuova strategia per l’inibizione della crescita tumorale». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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