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Terzo stop per "Travagliato Cavalli": pesa l’incognita dei visitatori

di Paolo Tedeschi
La rassegna equestre capace di catalizzare 70 mila presenze rinvia la ripartenza al 2023. Le incertezze sull'affluenza e sulla sostenibilità dei conti avrebbero esposto Comune e Ast a perdite finanziarie molto pesanti
La rassegna equestre di Travagliato dovrà aspettare il 2023
La rassegna equestre di Travagliato dovrà aspettare il 2023
La rassegna equestre di Travagliato dovrà aspettare il 2023
La rassegna equestre di Travagliato dovrà aspettare il 2023

Se vivessimo una situazione di normalità, in questi giorni il polo fieristico comunale sarebbe un formicaio di tecnici e operai impegnati a allestire la più importante fiera equestre all’aperto d’Italia. Una rassegna da 800 cavalli, 200 gare ed eventi, 200 espositori italiani e stranieri e oltre 20mila visitatori che tradizionalmente iniziava a fine aprile. Ma che salta ancora: per il terzo anno consecutivo TravagliatoCavalli è stata cancellata. «Non avevamo scelta - sostiene il sindaco Renato Pasinetti commentando il nuovo azzeramento -. L’organizzazione di un evento così complesso richiede una lunga preparazione per aprire e aggiudicare i bandi per la fornitura delle attrezzature e dei servizi (tensostrutture, tribune, ristorazione, box per i cavalli) e per l’iscrizione alle competizioni equestri nazionali. In dicembre, insieme ai vertici della municipalizzata Ast ci siamo seduti attorno a un tavolo e, vista la situazione allora sempre più preoccupante della pandemia, avevamo valutato che organizzare comunque la fiera sperando in una riduzione dell’emergenza in primavera sarebbe stato un azzardo eccessivo.

L’organizzazione richiede un investimento nell’ordine dei 500mila euro per ogni edizione, soldi che ogni anno l’Ast e il Comune devono anticipare e che poi vengono ripianati grazie ai biglietti venduti». TravagliatoCavalli regge insomma per le migliaia di visitatori che riempiono le ampie strutture in grado di accogliere fino a cinquemila visitatori contemporaneamente. «Se, come sembrava a dicembre, la pandemia fosse proseguita con quei ritmi, il calo di visitatori sarebbe stato molto forte esponendo Ast e Comune a una perdita nell’ordine di centinaia di migliaia di euro - aggiunge Pasinetti -. Un rischio che non potevamo correre».•.

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