Tutti pazzi per l’antico mulino

di V.MO
Il Comune  sogna di tornare proprietario dell’antico mulino
Il Comune sogna di tornare proprietario dell’antico mulino
Il Comune  sogna di tornare proprietario dell’antico mulino
Il Comune sogna di tornare proprietario dell’antico mulino

Riportare agli antichi splendori il mulino e installare nelle rotatorie di effigi che ricordino il patrimonio archeologico del paese sede di uno dei più importanti musei preistorici nazionali. È la richiesta avanzata al Comune di Remedello dai Volontari per l’Ambiente. «Il mulino è un patrimonio architettonico rurale collettivo. Il tetto è stato restaurato grazie alle pressioni del nostro gruppo con un finanziamento di un privato - spiega Angiolino Civini dell’associazione -. Ora serve un restyling più radicale per fronteggiare il declino e il degrado della struttura». Il sindaco Simone Ferrari ha già chiesto «la restituzione alla comunità dell’edificio», facendo appello al «senso civico della Compartita del Palpice», che possiede l'immobile con un contratto risalente agli inizi dell’800. Spetterà insomma eventualmente ai privati la decisione di cedere e a quali condizioni il mulino all’ente locale. «La nostra proposta è di trasformare il mulino in un centro didattico e un luogo dove custodire la tradizione degli antichi mugnai - aggiunge Civini -: quanto alle tre rotonde abbiamo sottoposto all'Amministrazione comunale l’idea di installare al centro delle rotatorie delle effigi che richiamino e valorizzino il grande e rilevante patrimonio archeologico che attesta, tra le altre, una rilevante presenza di testimonianze eneolitiche, etrusche e celtiche». Il sindaco Simone Ferrari, ricorda però come «nell'ultimo bando per la gestione delle rotatorie in paese, l'unica realtà del posto a farsi avanti per la gestione era stata la ditta Omr che oggi si prende cura con particolare attenzione di queste rotonde. Quindi spetta a lei la decisione sulla richiesta». •

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