LE REAZIONI

Volontario ucciso in Messico. Il ricordo: «Era un altruista di natura. Credeva nel prossimo»

Nelle parole del sindaco di Borgosatollo e del presidente dell'Ordine dei tecnici sanitari il ritratto di Michele Colosio, persona capace di stare vicino alle persone con grande umanità

Aiutare il prossimo sofferente era la sua missione «laica». Un impegno che lo aveva spinto a trasferirsi in Messico da 10 anni. Michele Colosio era una persona mite: ecco perchè a Borgosatollo nessuno si dà pace per la violenza con cui è stata spezzata la sua vita. «Non lo conoscevo personalmente - spiega il sindaco Giacomo Marniga , ma so che era un bravo ragazzo, generoso, inserito bene nella nostra comunità fino a quando non ha deciso di andare all’estero. Michele era una persona buona e tutto il paese è sotto shock. Parliamo di una persona che credeva nel rapporto con gli altri, che aveva fatto una precisa scelta di vita per aiutare chi era in difficoltà». Un «volontario locale», nel senso che non era un cooperante di associazioni italiane, ma un italiano che aveva messo la sua generosità al servizio delle realtà locali. Il parroco don Gino Regonaschi spiega di «aver sentito parlare molte volte di Michele che tornava a casa di tanto in tanto. Ha un fratello che abita in Spagna. Lui aveva studiato come perito agrario ed era legato al mondo rurale, forse anche per questo aveva scelto come luogo del suo progetto solidale il Chiapas, dove la presenza di contadini e povertà è marcata». Ottenuto il nullaosta alla sepoltura della magistratura, i funerali si sono svolti ieri: le ceneri arriveranno in Italia tra qualche giorno. Luigi Peroni, presidente dell’Ordine dei tecnici sanitari che conta 6.000 professionisti di 19 figure sanitarie è sotto shock. «Ho conosciuto Michele durante il colloquio all’ospedale Civile circa 8 anni fa. Era un tecnico di radiologia, uno dei primi laureati con la nostra Università. Aveva chiesto di lavorare nel presidio sanitario della città. Ricordo bene quel ragazzo, un giovane molto motivato, con il suo zainetto come tanti altri giovani della sua età, pieno di voglia di lavorare. Aveva fatto una buonissima impressione a tutti. È abbastanza difficile indirizzare tecnici nella radiologia pediatrica, perchè sono richieste competenze un po’ particolari. Si tratta - si potrebbe dire - di una scelta umanistica. Quando abbiamo proposto a Michele di lavorare in radiologia pediatrica ha subito accettato». Luigi Peroni svela un toccante ricordo della vittima. «Era una persona tranquilla, disponibile, con una predisposizione particolare a lavorare con i bambini. Probabilmente era nel suo background la capacità stare vicino alle persone. È stato per noi una piacevole sorpresa. Si è dimostrato un bravo professionista di grande umanità. Ha lavorato al Civile per circa un anno e mezzo. Faceva molto volontariato e voleva viaggiare per il mondo, mettendosi al servizio degli altri. In queste ore ho ricevuto tantissime telefonate da colleghi che lo hanno conosciuto e non se ne fanno una ragione. Ha lasciato un buon ricordo nel cuore di tutti». Centinaia i messaggi postati in queste ore sui social per ricordare il volontario ucciso. «Ciao Miguel - scrive Davide -, la tua bontà e la tua allegria sono sempre stati contagiosi, hai dedicato questi anni della tua vita alle tante persone in difficoltà che incontravi sulla tua strada. Non sarai dimenticato e resterai un esempio per tanti» Massy ammette: «Un momento tristissimo , una grande perdita, ma sono sicuro che pure lì tu avrai la forza di aiutare tutti come solo tu eri capace di fare. Un grande amico con un grande cuore. Buon viaggio, caro Miguel». C.Reb.

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