Un bosco per Simone il «custode» della Terra

La messa a dimora della quercia in memoria di Simone Mazzata
La messa a dimora della quercia in memoria di Simone Mazzata
La messa a dimora della quercia in memoria di Simone Mazzata
La messa a dimora della quercia in memoria di Simone Mazzata

Tra i 5.600 olmi e pioppi del bosco che sta mettendo radici a Borgo San Giacomo crescerà una quercia speciale a ricordo di Simone Mazzata, il «custode della Terra» che dà il nome al polmone verde, che quando sarà completo conterà tanti alberi quanti gli abitanti del capoluogo delle frazioni Acqualunga, Farfengo, Padernello, Motella. Il «bosco di Simone» è promosso dal Comune, dalla Fondazione Castello di Padernello e dall’associazione Terre Basse nell’ambito dell’iniziativa «Per un albero in più», che ha progettato il primo bosco di pianura. La piccola quercia è stata piantata, nel giorno del compleanno di Simone Mazzata dall’associazione «La Terra nel Cuore» che aveva fondato il giornalista e comunicatore. «Simone nel 2019 ha concluso a soli 54 anni il suo percorso terreno, ma la sua visione dell’uomo, custode della Terra, continua a guidare le attività della Terra nel Cuore – affermano i suoi amici -. Desideriamo prenderci cura del bosco a lui dedicato, in memoria di quanto è stato fatto dieci anni fa quando un gruppo di persone guidate da Simone, ha dato vita alla prima campagna eco-culturale in Italia salvando la “Grande Nonna Quercia”, a Castelvetro, simbolo di un mondo più a misura d’uomo». «Il compleanno di Simone cade proprio nel giorno della festa della mamma – osserva Daniela Monfredini Mazzata, presidente de La Terra nel Cuore -. Quale modo migliore per celebrare Madre Terra, se non quello di piantare una piccola quercia, figlia di quella Grande degli Oppiazzi, salvata da Simone?L’albero è simbolo di collegamento tra terra e cielo, che lega ogni essere vivente sulla terra e oltre». Tanti amici hanno ricordato Mazzata in un cortometraggio (disponibile su www.laterranelcuore.it) che si snoda lungo i punti cardinali del suo impegno: la Grande Quercia, il castello di Padernello, il fiume, la Natura per creare quella «Rete della Vita» di cui si è fatto portavoce. «Ricordare Simone è motivo di orgoglio – osserva il presidente della Fondazione Castello di Padernello Domenico Pedroni -. Abbiamo deciso di uscire dal Castello e piantare alberi per creare bellezza in nome della sua visione integrata e sistemica, che ci ha permesso di crescere in tutti questi anni». •. R.C.

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