Un milione sprecato per il centro profughi

Nel progetto del centro profughi è stato gettato al vento un milione
Nel progetto del centro profughi è stato gettato al vento un milione
Nel progetto del centro profughi è stato gettato al vento un milione
Nel progetto del centro profughi è stato gettato al vento un milione

Quella della ex Serini è un’ordinaria storia di sprechi all’italiana. Nel 2016, nel pieno dell’emergenza sbarchi in Sicilia, il Governo stabilì di riconvertirla in un centro di accoglienza per i profughi da 190 posti. La protesta trasversale e collettiva di istituzioni e cittadini della Bassa rallentò il progetto, ma non impedì di effettuare una serie di lavori propedeutici sulla fognatura, le strutture e i servizi igienici. Un milione di euro sperperati, perchè anche il secondo progetto di trasformare l’edificio militare in una struttura di accoglienza temporanea per gli stranieri da rimpatriare, poichè privi dei requisiti di rifugiati o perchè gravati da reati penali, naufragò. Nel frattempo nell’adeguamento è stato dilapidato un milione di euro, senza contare il materiale della Protezione civile, come tende e servizi igienici chimici, resi inutilizzabili dalle intemperie. Negli ultimi due anni il sito è stato saccheggiato dai ladri, devastato dai vandali e spesso è diventato un rifugio per sbandati. Una fine ingloriosa per il baluardo realizzato come difesa all’aerobase militare di Ghedi. La svolta è arrivata con la decisione dello Stato di cedere la proprietà della ex caserma al Demanio, che ha ricevuto il mandato di vendere il sito militare dismesso. Una missione complessa anche alla luce della crisi che ha investito il settore immobiliare e dei vincoli urbanistici che gravano sul complesso. La soluzione, come ipotizzato dal Comune di Montichiari, passa da una riconversione destinata allo sviluppo del settore logistico e del trasporto delle merci. E non solo al servizio dei cargo che grativano sull’aeroporto D’Annunzio. C.Reb.

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