Un’«oasi» per
scacciare lo
stress scolastico

di Cinzia Reboni
Una veduta aerea del giardino rigenerativo allestito a Orzinuovi per studiare l’effetto della natura sul benessere psicofisico dei bambini
Una veduta aerea del giardino rigenerativo allestito a Orzinuovi per studiare l’effetto della natura sul benessere psicofisico dei bambini
Una veduta aerea del giardino rigenerativo allestito a Orzinuovi per studiare l’effetto della natura sul benessere psicofisico dei bambini
Una veduta aerea del giardino rigenerativo allestito a Orzinuovi per studiare l’effetto della natura sul benessere psicofisico dei bambini

Giocare per sentirsi liberi, in mezzo alla natura. Fiori e piante al posto di altalene e palloni. Per rilassarsi e allontanare lo stress. I bambini «green» apprendono meglio e non hanno l’ansia da compito in classe? La risposta scientifica è affidata al progetto «giardino rigenerativo» messo a punto dalla scuola Cerioli di Orzinuovi, che prenderà il via ad aprile e coinvolgerà un campione di 100 alunni delle classi terze e quarte elementari. «L’aria aperta favorisce la rigenerazione dell’attenzione dei bambini e stimola emozioni positive, agisce su aspetti del comportamento che concorrono al suo benessere psicofisico, come il senso di controllo e la privacy, le relazioni sociali e l’esercizio fisico», spiega Carlo Francesco Tancredi, laureando magistrale del Dipartimento di Agraria dell’Università di Milano e collaboratore della scuola orceana. L’obiettivo dello studio è verificare se una full immersion nel verde rigenera i minori dopo uno stato di affaticamento mentale dovuto, ad esempio, a un compito in classe. I bambini coinvolti nella ricerca trascorreranno la ricreazione nel giardino rigenerativo, mentre gli altri continueranno a svagarsi nei tradizionali spazi comuni. «Il progetto valuterà le capacità dell’alunno di selezionare gli stimoli e distinguerli - sottolinea Tancredi -, ma anche a verificare quanto i bambini si sentono parte del mondo naturale, come percepiscono la capacità rigenerativa del contatto con la natura, descrivere lo stato di benessere psicologico e la loro vitalità». Lo studio prevede il coinvolgimento di Giulio Senes e Natalia Fumagalli del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Milano, e della psicologa Rita Berto dell’ateneo della Valle d’Aosta. Il giardino del benessere - circa 600 metri quadrati - vedrà al centro la «collinetta dei ciliegi» dove i bambini potranno rotolarsi, correre e nascondersi. Un prato fiorito sarà accessibile attraverso un sentiero tracciato nell’erba, che arriverà all’altezza del ginocchio per un’immersione totale nel verde. Ci sarà la zona dei sassi, dove i piccoli potranno correre e saltellare tra una pietra e l’altra, ma anche mettere a dimora piccole piantine. Un gruppo di tronchi fungerà da «aula aperta multimediale» per giocare, ma anche per sedersi a parlare e ad ascoltare, all’ombra degli alberi. Infine, ci sarà un labirinto di siepi.

«QUI NON ci sono giochi meccanici, perché si gioca con la natura - spiega padre Antonio Consonni, coordinatore educativo e didattico della scuola paritaria Santa Paola Elisabetta Cerioli -. Vogliamo misurare il grado di benessere che l’ambiente naturale può dare rispetto ai giochi tradizionali. È un luogo dove liberare i propri istinti, in uno spazio protetto. Il gioco dei bambini sarà proprio quello di essere liberi». Quello di Orzinuovi è il primo giardino rigenerativo della provincia di Brescia. «Negli ultimi anni è cresciuta la sensibilità verso la natura. Noi siamo convinti della bontà del progetto - continua padre Consonni -, anche se i costi sono stati davvero alti, circa 12 mila euro. Mercoledì il progetto verrà presentato agli insegnanti, ad aprile si partirà con la sperimentazione che si concluderà con l’analisi dei questionari da parte della psicologa, che dovrà valutare i benefici riscontrati e tirare le conclusioni. Nel 2020 contiamo di allargare l’iniziativa a tutte le classi».

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