Un ricordo di Paneroni in tempi di terrapiattisti

In tempi di terrapiattisti del web, nessuno oggi ride più di Giovanni Paneroni da Rudiano (1871-1950), che ora un film biografico ricorderà e onorerà. Era quello che «la terra non gira, o bestie!», estremo sostenitore dell’ordine aristotelico-tolemaico dell’universo. Un universo in cui la terra non gira. Per decenni è stato ricordato al più con un sorriso benevolo, o con vago disprezzo, come l’ultimo dei testoni mai rassegnato alle verità del cosmo. Lui nato nel 1871, anno in cui il 50% dei lombardi era analfabeta, aveva la licenza elementare, due anni di medie e tanto gli bastava per sentirsi astronomo. Anche perché gli astronomi, quelli veri, erano distanti anni luce da un popolo a cui era negato l’accesso al sapere, né interessati a farsi capire dalla povera gente. È così che nascono i Paneroni. Si dirà che i terrapiattisti di oggi non hanno alibi, perché a scuola ci sono andati. Ma se fosse la scuola che «non gira»?

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