Una «Mano Fraterna» allevia la sofferenza

di F.MAR.

La drammatica situazione creata dal contagio da Covid-19 ha inciso anche sulle attività di solidarietà nelle parrocchie della Bassa. A Calcinato i volontari di «Mano Fraterna» hanno cercato di mantenere stabili i servizi erogati, con particolare attenzione «alle famiglie in difficoltà che richiedevano un aiuto domestico a supporto di familiari in gravi situazioni di salute, collocando, nel nostro territorio e paesi limitrofi, un congruo numero di badanti e colf» come spiega il diacono Carlo Tagliani. «L’aggravamento della pandemia - racconta - ha raggiunto molte situazioni di fragilità, soprattutto per alcune categorie: operatori dello spettacolo, giostrai, lavoratori stagionali e del turismo, lavoratori saltuari e pensionati al minimo, circa 80 persone che si sono aggiunte alle 141 precedentemente in carico a Mano Fraterna». «Questo incremento improvviso - sottolinea il ordinatore del sodalizio - ha richiesto varie collaborazioni, in particolare con la Protezione civile ed i Servizi sociali; ma la partecipazione che maggiormente ha sostenuto il gravoso compito di Mano Fraterna è arrivato da privati, ditte, associazioni, Caritas. Con i loro contributi di beneficenza, essi hanno reso possibile sia l’approvvigionamento di generi di prima necessità, sia il sostegno economico a chi maggiormente versava in gravi difficoltà». «Il loro forte sostegno - conclude - ci ha permesso di non lasciare indietro nessuno di coloro che hanno richiesto il nostro servizio, anzi la loro generosità ci permette di guardare con debole ottimismo al periodo di autunno-inverno». •

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