Uniti nella vita e anche nello spaccio di cocaina

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La droga e il denaro sequestrati
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La droga e il denaro sequestrati
La droga e il denaro sequestrati

Uniti nella vita e nello spaccio. Una coppia residente a Lumezzane avevano allestito una vera e propria base operativa per lo spaccio al minuto di cocaina nella loro abitazione. Un’attività molto fiorente a giudicare dal tenore di vita dei conviventi. Ma il bazar dello sballo è stato chiuso dal blitz dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Gardone Valtrompia con il supporto dei colleghi della stazione di Lumezzane. Quando domenica sera i militari hanno fatto irruzione nell’alloggio hanno sorpreso la coppia che stava vendendo della droga a un insospettabile professionista. Il cliente si era fatto accompagnare dall’intera famiglia che all’oscuro del vizio del congiunto lo attendeva in macchina. La perquisizione ha consentito ai carabinieri di sequestrare 120 grammi di cocaina in parte già confezionata in 60 dosi pronte per la vendita, e 41.000 euro in contanti, un telefono cellulare per gestire gli ordini e un’agenda contenente i nomi degli acquirenti, i loro numeri di telefono e i relativi guadagni-crediti. Una sorta di libro mastro che potrebbe dare un ulteriore impulso all’indagine. Gli inquirenti stanno infatti cercando di risalire ai fornitori della coppia. I carabinieri hanno apposto i sigilli a 4 autovetture per un valore complessivo di circa 150.000 mila, quasi sicuramente acquistate con i proventi della redditizia attività criminosa. Il 54enne di origine pugliese, ma da anni residente in Valgobbia e la compagna 43enne bresciana sono stati arrestati. Lui è in carcere in città, lei nella casa circondariale di Verziano. Entrambi in attesa dell’udienza di convalida. Le indagini delle settimane precedenti, fatte di appostamenti e pedinamenti, avevano permesso di appurare che lo spaccio avveniva a tutte le ore del giorno e della sera. Per regolare l’afflusso dei clienti, la coppia aveva suggerito loro di sfruttare la presenza di un bar e di un ufficio postale nelle vicinanze dove attendere il proprio turno senza dare troppo nell’occhio. Un escamotage che non è bastato ad evitare il raid dei carabinieri. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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