Bimbo travolto da
un’auto. Arrestata
la conducente

di Simona Duci
La presunta «pirata» della strada è stata identificata grazie alle telecamere di videosorveglianza  Il bimbo di due anni travolto sulle strisce è ancora in stato di coma
La presunta «pirata» della strada è stata identificata grazie alle telecamere di videosorveglianza Il bimbo di due anni travolto sulle strisce è ancora in stato di coma
La presunta «pirata» della strada è stata identificata grazie alle telecamere di videosorveglianza  Il bimbo di due anni travolto sulle strisce è ancora in stato di coma
La presunta «pirata» della strada è stata identificata grazie alle telecamere di videosorveglianza Il bimbo di due anni travolto sulle strisce è ancora in stato di coma

«Credevo di aver sbattuto contro un paletto spartitraffico, per questo non mi sono fermata». Quasi con un sussurro ha cercato di giustificarsi così agli agenti della Polizia locale di Coccaglio che l’attendevano all’uscita dal lavoro per portarla in caserma. Ci sono volute meno di 12 ore per risalire alla presunta responsabile dell’investimento di un bambino di due anni che era nel passeggino spinto dalla madre, quando è stato sbalzato ad almeno cinque metri di distanza dal luogo dell’incidente. Lo schianto che ha ridotto in coma il piccolo è avvenuto martedì mattina in via Achille Grandi a Coccaglio. Nel tardo pomeriggio è finita agli arresti domiciliari Alice Zani, 22enne residente a poche centinaia di metri dal luogo dello schianto: è accusata di lesioni gravi stradali e omissione di soccorso. La commessa, che stava andando al lavoro alle Porte Franche di Erbusco, non si è fermata a prestare soccorso ed ha trascorso l’intera giornata dietro il banco del negozio. Poi, a fine turno, ha trovato ad attenderla all’esterno del centro commerciale gli agenti che hanno condotto le indagini coordinati dal pm Ambrogio Cassiani. LA POLIZIA LOCALE è riuscita ad individuare la giovane visionando i filmati delle telecamere installate in strada all’altezza di un semaforo poco distante dalle strisce pedonali dove mamma e figlio sono stati investiti. Non si vede il momento dell’impatto, ma il passaggio delle vetture immediatamente dopo l’investimento. Alice Zani questa mattina alle 10 sarà sottoposta all’interrogatorio di convalida dell’arresto. «Nulla da dire. Vista la delicatezza del caso, restare in silenzio è doveroso», è il commento dell’avvocato Alessandra Perolio che difende la giovane. Il comando intercomunale della Polizia locale del Montorfano guidata dal comandante Luca Ferrari 10 giorni fa aveva individuato un altro pirata della strada. «A Cologne il conducente di un’auto che guidava senza patente non si era fermato dopo l’investimento - conferma Luca Ferrari -, ma anche in quel caso siamo risaliti al responsabile rapidamente. La fitta rete di telecamere di sorveglianza con lettura della targa copre tutto il territorio. Una sorta di grande fratello stradale, impossibile da eludere. L’invito a chi provoca un incidente è quello di fermarsi e assumersi le proprie responsabilità, non c'è motivo di fuggire per poi complicare la situazione inutilmente». La fuga della 22enne è sotto questo aspetto inspiegabile: i documenti dell’utilitaria erano in regola, così come il suo permesso di guida. GLI AGENTI HANNO ricostruito la dinamica dell’incidente e individuato sulla Fiat 500 blu posta sotto sequestro delle ammaccature compatibili con l’urto. «Speriamo che il bambino possa riprendersi. È un momento delicatissimo», osserva il vicesindaco di Coccaglio Eugenio Fossati, che ha un pensiero anche per la famiglia della 22enne arrestata. «Sono cose che non dovrebbero accadere, ma purtroppo succedono. Lei sarà sicuramente pentita e speriamo che i due drammi che in queste ore stanno coinvolgendo un’intera comunità, possano concludersi positivamente», si augura Fossati. Le condizioni del bimbo investito restano nel frattempo stazionarie, ma sempre molto gravi.

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