Brescia immortale
In 295 superano
la «boa» del secolo

di C.REB
Il 2 gennaio Edvige Zamboni di Montichiari ha tagliato il traguardo dei 107 anni di età
Il 2 gennaio Edvige Zamboni di Montichiari ha tagliato il traguardo dei 107 anni di età
Il 2 gennaio Edvige Zamboni di Montichiari ha tagliato il traguardo dei 107 anni di età
Il 2 gennaio Edvige Zamboni di Montichiari ha tagliato il traguardo dei 107 anni di età

«Ti auguro di vivere fino a cent’anni» è una frase passata di moda. Ora bisogna innalzare l’asticella, perchè tagliare di slancio il traguardo del secolo di vita non è più un’impresa. Brescia in particolare conferma di aver scoperto l’elisir di longevità, considerato che in città e in provincia il numero degli ultracentenari è in continuo aumento. Secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2019, sono 295 gli anziani ad aver superato il secolo di vita, contro i 231 censiti a fine 2018. Nel giro di dodici mesi il club esclusivo dei centenari si è ampliato di 140 soci. E la classe 1920 marcia verso la boa del secolo: sono infatti 204 i bresciani che si augurano di poter spegnere quest’anno le cento candeline.


IN ITALIA, SECONDO i più recenti dati Istat, nell’ultimo decennio i centenari sono passati dagli 11 mila del 2009 ai 14.456 del 2019, con una percentuale di donne dell’84%, ed i «supernonni» di 105 anni ed oltre hanno avuto un incremento del 136%, passando da 472 a 1.112. Le donne vivono di più rispetto agli uomini: il Rapporto precisa che le femmine possono contare su una vita media di 85,2 anni, mentre i maschi si attestano sugli 80,8 anni. La provincia di Brescia conferma il trend: scorrendo l’elenco dei 295 supercentenari, le quote rosa sono ben 254, pari all’86,1%. Non a caso sul podio ci sono tre donne di 108 anni, mentre l’uomo più anziano della provincia - e di tutta la Lombardia - ne ha «soltanto» 106. Studi scientifici hanno calcolato che nel 2030 un italiano su dieci raggiungerà i cento anni di vita, e nel 2050 il numero degli ultracentenari nell’intera Penisola toccherà quota 200 mila unità. Nel nostro Paese, insomma, si campa tanto. Siamo tra i primi in fatto di «scorze dure» dopo il Giappone, e festeggiare i 100 anni di età sta diventando sempre più «normale». Brescia, come detto, non fa eccezione. I «supernonni» si concentrano, come è ovvio che sia, in città: il capoluogo ne ospita attualmente 72. Sono venti le persone nate in altre località italiane, più una straniera, che si sono trasferite a Brescia con la famiglia nel corso degli anni o sono ospiti delle case di riposo. Oltre un Comune su due - per la precisione 113 su 205 - vanta almeno un supernonno. Per i patiti della cabala, la data chiave è il 6 giugno: cinque ultracentenari sono nati in quel giorno, anche se in anni diversi.


IL 2020 APPENA iniziato è stato festeggiato in grande stile da Edvige Zamboni, che il 2 gennaio ha compiuto 107 primavere. La decana di Montichiari, che vive nella frazione di Sant’Antonio, ha svelato nell’occasione il suo «segreto»: una vita senza eccessi, alimentazione equilibrata e... un caffé corretto grappa tutti i giorni. Mercoledì primo gennaio è stato anche il giorno del compleanno del primo «neo centenario»: Pietro Simoni, nato a Gavardo a Capodanno del 1920. Ex maestro elementare e fondatore del Gruppo Grotte, Simoni è un personaggio di spicco della Valsabbia: a lui infatti è stata intitolata la Fondazione che gestisce il Museo Archeologico di Gavardo. Anche per questo la comunità e le istituzioni hanno riservato a Pietro Simoni una festa davvero speciale.


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