Agnese è la prima a inaugurare l’hub palatenda

Agnese Bodei riceve il vaccino: tra un mese compirà 99 anni
Agnese Bodei riceve il vaccino: tra un mese compirà 99 anni
Agnese Bodei riceve il vaccino: tra un mese compirà 99 anni
Agnese Bodei riceve il vaccino: tra un mese compirà 99 anni

Buona la prima per l’hub vaccinale di Gavardo, inaugurato ieri mattina al palatenda di via Avanzi: dalle 9 alle 17 sono stati somministrati circa 160 vaccini Pfizer ad altrettanti anziani over 80, con due box aperti per vaccinazioni in contemporanea al ritmo di una dose ogni 5 minuti (o poco più). La prima della lista è stata la signora Agnese Bodei di Gavardo, classe 1922 e 99 anni da compiere a luglio, accompagnata dalla figlia: subito dopo è toccato a Edoardo Folzi, classe 1927 e 94 anni a ottobre, anche lui accompagnato dal figlio e residente a Soprazocco. A entrambi è già stato fissato l’appuntamento per la seconda (e ultima) dose: domenica 7 marzo. L’hub di Gavardo è di competenza di Asst del Garda e coinvolge 5.310 ultra 80enni di 17 comuni di Garda e Valsabbia: all’inizio sarà aperto tre giorni a settimana, con due linee attive e una media di 160 vaccinati al giorno. Fanno riferimento a Gavardo anche i 2.899 anziani dei centri vaccinali periferici di Bagolino, Gargnano e Nozza di Vestone, per altri 20 comuni: il primo a partire martedì sarà il punto vaccini di Bagolino, nella Rsa del paese. Già fissate le date anche per gli altri hub: martedì partirà anche Castelletto di Leno (5.375 anziani e 16 comuni), mercoledì quello di Lonato (7.048 anziani e 14 comuni), l’8 marzo quello di Manerbio (ma dove già ci si vaccina, in ospedale) per 3.876 anziani e 9 comuni. Sul fronte gavardese il referente sanitario è Lucio Dalfini, direttore di presidio per Gavardo, Salò e Prevalle: «Una settimana fa questo era un campo da tennis coperto – ha detto ieri – e oggi invece è il luogo della nostra ripartenza. Sarà un lungo cammino, ma l’importante è che i vaccini continuino ad arrivare in abbondanza». Le dosi vengono consegnate all’ospedale di Desenzano, attrezzato con i freezer da oltre -70 gradi: scongelate la sera prima, poi trasferite a Gavardo con un mezzo speciale a temperatura controllata e infine diluite la mattina in vista della somministrazione. «Ringrazio tutti per il grande lavoro – le parole del sindaco Davide Comaglio (ieri mattina c’è stato un vero e proprio taglio del nastro) – e soprattutto i volontari e la Protezione civile. Adesso aspettiamo il supporto della Protezione civile nazionale». A pieno regime, nelle fasi successive, l’hub di Gavardo potrà vaccinare fino a mille persone al giorno, con 6 linee operative (ma è tutto da definire, aspettando i vaccini). La vaccinazione di massa, quella vera, dai 15 anni in su, nell’area dell’Asst del Garda potrebbe coinvolgere più di 313mila persone. «Ci appelliamo alla coscienza delle persone – dice Giovanmaria Flocchini presidente della Comunità Montana della Valsabbia – : vaccinarsi è un dovere morale». •. A.Gat.

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