LA STORIA

Arrestato con l’hashish
La nonna: «Me lo regala»

Il nipote era stato fermato con 50 grammi di droga
«Panette»  di hashish sequestrate
«Panette» di hashish sequestrate
«Panette»  di hashish sequestrate
«Panette» di hashish sequestrate

È comparso in aula ieri mattina il diciannovenne arrestato lunedì pomeriggio dalla Locale di Brescia nei pressi di piazza Bruno Boni (è stato bloccato in via Benedetto Croce) perché trovato in possesso di poco meno di cinquanta grammi di hashish. A metterlo nei guai ci sono anche alcuni messaggi che il ragazzo, a gennaio e alla fine della scorsa settimana, si è scambiato con un amico per concordare la cessione una volta di 10 grammi e la seconda per il doppio. Il giudice ha convalidato l’arresto e rimesso in libertà il ragazzo (è incensurato e in aula ha ammesso le proprie responsabilità) in attesa che il processo per direttissima, riprenderà tra un paio di settimane. Dagli atti relativi all’indagine emergono però nuovi particolari sulla vicenda. Dopo essere stato fermato, il ragazzo alla vista degli agenti che gli si stavano avvicinando si era messo a correre gettando per terra un involucro con all’interno il «fumo», il giovane aveva raccontato agli agenti di essere ospitato in quei giorni dalla nonna materna. E così, oltre all’abitazione in cui il diciannovenne vive con la famiglia (la perquisizione ha dato esito negativo), gli agenti hanno deciso di controllare anche la casa della nonna (lì il ragazzo lunedì è stato collocato ai domiciliari in attesa della convalida del provvedimento). E lì è arrivata la sorpresa. Durante il controllo, oltre ad un coltellino con una lama lunga circa sette centimetri, gli agenti hanno trovato piccole quantità di hashish (individuate dal fiuto del cane dell’unità cinofila intervenuta nell’occasione) sparse qua e là per la casa. Tre grammi erano nella camera della nonna nascosti in un cofanetto. Altri piccoli pezzi di «fumo» erano sul tavolo della cucina (e in un cofanetto) e dietro un mobile all’ingresso della casa alla periferia del capoluogo «E’ il mio - ha ammesso la donna ai poliziotti che l’hanno voluta sentire per capire come mai avesse lo stupefacente in casa - Lo uso come antidolorifico. Ho dolori intestinali e quindi utilizzo hashish e marijuana, che preferisco. A darmelo è mio nipote: me lo regala».•. Pa.Ci © RIPRODUZIONE RISERVATA

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