L'APPELLO

Attenzione alle truffe: «Raccolte e spedizioni siano sicure»

di Magda Biglia

Fondi e non materiali, niente spedizioni private, rischiose e di dubbio esito ormai. Croce rossa italiana lancia una raccolta di contributi e un appello a fare riferimento alla struttura coordinata della Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa che nel mondo unisce 192 società nazionali e che agisce sia in Ucraina che nei Paesi confinanti.

«Ci arrivano continue proposte di beni alimentari, vestiti, medicinali; leggiamo sui social di campagne per riceverli, di furgoni che partono carichi - spiegala presidente bresciana Carolina David - Sconsigliamo viaggi e invii, dentro passano solo i nostri convogli che dovrebbero essere garantiti e attorno il sostegno va alle varie Croce Rosse che trovano con i fondi quanto serve. Solo su indicazioni locali e specifiche si possono inviare materiali, per esempio un particolare farmaco introvabile altrove. La situazione è in continua evoluzione ma non si riesce più a entrare, è molto pericoloso. Ed è importante non disperdere risorse ed energie, serve un interlocutore unico».

Per il bonifico ad Associazione della Croce Rossa Italiana ODV : Unicredit SPA, Agenzia Via Lata 4 – 00186 Roma, Iban:IT93H02008032840105889169, Bic Swift: UNCRITM1RNP, causale: Emergenza ucraina. Un appello a mandare a Croce rossa è stato diramato anche dalle associazioni del terzo settore. Come tutti quanti si occupano di soccorso ai rifugiati è preoccupata anche la presidente del mancato coordinamento di quanti stanno arrivando alla spicciolata, a cui occorre comunque dare indicazioni e sostegno se il tempo sarà lungo. Tutti stanno aspettando direttive centrali che non si sentono e che devono tenere conto di un esodo diverso dai precedenti. Va ripetuto quanto detto dal presidente della Provincia Samuele Alghisi: «Per 90 giorni non è richiesto visto, ma è meglio chiedere asilo politico e l’ospitante è tenuto entro 48 ore a dare segnalazione della presenza alla questura».

Ci possono anche essere problemi sanitari e la Regione ha attivato le Asl e le Asst in tal senso. C’è però Croce Bianca che ha suoi canali locali precedenti, impostati da anni, e sta raccogliendo su loro richiesta, nella sede di via Maggia, un secondo carico (dopo il primo di pochi giorni fa) per il pronto soccorso, strumenti di medicazione, bende, guanti, mascherine, occhiali protettivi, fili per sutura, teli isotermici per ospedali da campo sui confini, oppure pannolini omogeneizzati, latte in polvere. «Ci hanno invitato a non mandare farmaci che verranno comprati là con i nostri fondi», spiega la presidente Umberta Salvadego. Per contribuire al sostegno della popolazione civile è possibile fare un bonifico sul conto corrente della Croce Bianca presso Bper Banca. L’Iban è IT14O053871121000004279173, la causale Cb per Ucraina. Caritas italiana, in contatto con Caritas ucraina, ha già stanziato 100 mila euro. Fondi si possono dare a Caritas diocesana, su c/c postale n° 10510253, su c/c bancario intestato a Diocesi di Brescia, Ufficio Caritas, Bper Banca , Iban: IT65L0538711205 000042708650, oppure su c/c bancario intestato a Fondazione Opera Caritas San Martino – ramo Onlus, Banca Intesa Sanpaolo, IBAN: IT82C0306909606100000002695.•.

Suggerimenti